L’incidenza dei casi di tumore in Europa risulta in aumento ma per fortuna diminuisce il tasso di mortalità. Emerge dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla salute in Europa. Nella Ue l’incidenza del cancro era al 2,8% cinque anni fa, con una maggiora diffusione tra le donne (2,9%) rispetto agli uomini (2,7%). Metà della popolazione è più o meno sovrappeso, e per giunta sedentaria, quindi relativamente a rischio, ma nonostante questo, in Italia (dati 2015) si registra una aspettativa di vita tra le più favorevoli del continente, siamo secondi dopo la Spagna.

FUMATORI E OBESI

Europei bacchettati dalle autorità sanitarie, preoccupate per il tasso di fumatori, che non mostra segni di inversione di tendenza (una persona su tre sopra i 15 anni fuma sigarette) mentre il tasso di obesità tra i giovani colloca gli italiani al 4° posto in classifica tra i Paesi monitorati.

SCREENING, DIAGNOSI PRECOCE

“Il numero di tumori in Europa continua a crescere in modo costante, ma la mortalità dovuta alla malattia è in calo. L’alta incidenza del cancro riflette il successo dei programmi di screening laddove vengono fatti”, afferma Claudia Stein, direttore dell’informazione e ricerca dell’OMS. “Certi tipi di cancro vengono individuati molto prima della comparsa dei sintomi, ciò naturalmente favorisce il loro trattamento, ma gonfia le cifre”, ha detto durante la presentazione del rapporto a Londra.

MAMMOGRAFIE

L’incidenza del cancro al seno, ad esempio, è aumentata del 30% partendo dall’anno dal 2000, per arrivare a 110 nuovi casi all’anno per 100.000 donne nel 2014. Ma questo tumore mammario è trattato sempre meglio. La mortalità legata a questa malattia è infatti in costante declino dalla fine degli anni ’90, grazie alla mammografia, alla chirurgia, alla radioterapia e alle nuove molecole in oncologia, immunoterapia e chemio.

PAPILLOMA VIRUS

I casi di tumore al collo dell’utero, per fare un altro esempio, risultano in progressiva diminuzione e gli esiti infausti sono state praticamente dimezzati nell’Unione europea da dagli anni Settanta, grazie al pap test (ora affiancato egregiamente e quasi scavalcato dall’esame del papilloma virus, hpv).

PREVENZIONE, AIOM IN VATICANO
Ogni giorno in Italia mille persone si ammalano di tumore. La metà di questi pazienti ha superato i 70 anni. Sono i dati riportati dall’Aiom, si tratta spesso di anziani soli che arrivano a una diagnosi tardiva per l’assenza di programmi di screening in questa fascia d’età, rispetto agli adulti tra 55 e 69 anni). Fondazione Aiom in collaborazione con Senior Italia FederAnziani ha lanciato il primo progetto nazionale per la prevenzione dei tumori negli anziani. Oggi il progetto sarà presentato a Papa Francesco, nel corso di un’udienza privata in Vaticano, a cui seguirà un convegno nazionale, dalle 11.30 presso il Pontificio Collegio Teutonico.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute