
Il cantautore Jacopo Sol
Quella di Jacopo Sol, all’anagrafe Jacopo Porporino - il suo nome d’arte si rifà al primo accordo che ha imparato a suonare con la chitarra quando era ancora bambino -, è una delle voci più riconoscibili e coinvolgenti fra quelle che hanno preso parte all’ultima edizione di Amici. E la sua penna è un graffio all’anima. Da pochi giorni è uscito il suo ep ‘Dove finiscono i sogni?’.

Jacopo, che esperienza è stata Amici? L’aspetto più bello e quello che ti ha creato maggiori difficoltà?
“È stata una sorpresa, è un’esperienza così piena che non ti rendi neanche conto di quello che stai facendo. Lì ho imparato tante cose: la tecnica vocale e poi ho capito come sono fatto io, ho capito molto di me. Una delle cose più belle è stata vedere il riscontro della gente. L’aspetto più difficile è stato dover resistere senza avere contatti con l’esterno. Nei momenti di difficoltà anche un consiglio da un amico o dalla famiglia è fondamentale”.
Prima di Amici hai partecipato a Sanremo Giovani, come hai preso il fatto di non aver vinto?
“Sono felice di non essere passato fra i Big. E’ stato un ‘no’ che non ho vissuto male. Non ero pronto e me ne sono accorto proprio partecipando ad Amici”.
Quello sul palco del Nameless Festival sarà il tuo primo live in una manifestazione così importante. Come la stai vivendo?
“Sono molto emozionato. Ho cantato live qualche volta, ultimamente ho suonato a casa, ovvero a San Severo. Ma il Nameless sarà una sfida diversa. Non vedo l’ora che arrivi, un po’ di ansietta c’è sempre. Mi emoziona vedere che il pubblico canta le mie canzoni”.
Nell’ep ‘Dove finiscono i sogni?’ tutte le canzoni originali hanno anche la tua firma. Perché questa esigenza?
“Sento il bisogno di farlo, sono introverso e la musica è l’unico modo in cui riesco a parlare di certe tematiche. È una necessità. Quando scrivo sono molto personale, parlo di storie mie e quindi quando il pubblico canta le mie canzoni cerco di capire se chi ascolta le sta vivendo in modo personale, magari riferendole alla propria vita”.
Ti sei trasferito a Milano per studiare e per rincorrere il sogno della musica, cosa è rimasto dello Jacopo di San Severo?
“È rimasta la genuinità. Ora che torno a casa è sempre la stessa cosa: c’è sempre tanto calore attorno a me. Da piccolo mi sentivo in una bolla, ero protetto perché la città è piccola e lì si sta molto bene. Mi sentivo molto libero. A Milano ho potuto vedere mondi nuovi ed entrare in contatto con tante persone e tante sonorità diverse, è una scoperta continua e interessante”.
Parliamo d’amore: con Francesca (Bosco, ballerina e sua compagna di talent show, ndr) come va?
“Molto bene. Stiamo insieme, facciamo sempre in modo di vederci il possibile. Lei ballerina in un mio videoclip? Magari…”.
Amici è finito da poco, con chi sei rimasto in contatto?
“Un po’ con tutti, ma soprattutto con Chiara, Deddè, Luk3, TrigNo e Nicolò. Ero e sono fan di tutti loro, Nicolò e Luk3 in particolare”.
Se potessi scegliere, quale sarebbe la collaborazione dei tuoi sogni?
“I sogni sono due: Irama e Damiano David”.
Cosa auguri a Jacopo Sol?
“Di rimanere sempre lo stesso, di non scordarsi mai chi è e di continuare a sognare, di essere tenace e avere sempre passione per quello che fa”.
Quale consiglio daresti ai ragazzi che vogliono iniziare a fare musica?
“Di essere reali, di cercare la propria cifra stilistica e seguire quella senza cercare di replicare qualcosa solo perché in quel momento funziona. E anche di avere la capacità di incassare dei ‘no’. Di non avere paura di esporsi nelle proprie canzoni”.