Martedì 23 Aprile 2024

UN TECNOPOLO DI BIG DATA, SUPERCOMPUTER E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

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BIG DATA, intelligenza artificiale, super computer, Centro meteo, università, imprese e competenze sono i pilastri della Data Valley in costruzione a Bologna, capoluogo dell’Emilia-Romagna e candidata con le carte in regola a capitale italiana dei dati, una miniera dalle prospettive d’oro, concentrata nel Tecnopolo, struttura destinata a diventare la cittadella delle Scienze. Di Data Valley a Expo Dubai 2021 si parlerà molto, per il potenziale che può esprimere a favore dello sviluppo del Paese.

Il Tecnopolo si sviluppa sugli oltre 120.000 metri quadrati di superficie dell’ex Manifattura Tabacchi della città, progettati e realizzati negli anni Cinquanta del Novecento da Pier Luigi Nervi. Ospiterà infrastrutture di supercalcolo di rilevanza internazionale come, il Data Centre del Centro meteo europeo (ECMWF) o il supercomputer europeo Leonardo. Il Data Centre del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) è un organismo internazionale con sede a Reading (Gran Bretagna) che vede la partecipazione di 22 Stati membri, fra cui l’Italia, e 12 paesi cooperanti. Le nuove tecnologie HPC hanno spinto ECMWF a trovare una nuova sede per il proprio ‘cuore tecnologico’: la scelta – con il voto favorevole degli Stati coinvolti – è caduta sul Tecnopolo di Bologna, candidato dal Governo italiano nel 2016-17. Al Tecnopolo verranno installati due High Performance Computing (HPC) fra i più potenti al mondo.

Al Tecnopolo arriverà anche Leonardo, il nuovo supercomputer europeo da 240 milioni di euro: 120 milioni per la macchina finanziati dall’Unione europea, 120 milioni dal Governo italiano per l’allestimento e la gestione, a cui si somma lo stanziamento della Regione per la struttura. Il progetto candidato dal Cineca è stato scelto come progetto italiano da EuroHPC Joint Undertaking, l’impresa comune europea chiamata ad acquisire, creare e implementare in tutta Europa un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni (HPC) all’avanguardia e sostenere anche un programma di ricerca e innovazione per sviluppare le tecnologie e le macchine (hardware), nonché le applicazioni (software) destinate ai supercomputer.

La Fondazione Ifab. Ifab sta per International Foundation Big Data & Artificial Intelligence for human development (IFAB) Anche la Fondazione avrà la sua sede di attività all’interno del Tecnopolo di Bologna. Promossa con la legge regionale dell’Emilia-Romagna sugli investimenti della Regione in materia di Big Data e intelligenza artificiale, meteorologia e cambiamento climatico la sua mission è quella di consolidare ed integrare le capacità scientifiche del nostro Paese per sostenere il rilancio e l’innovazione dell’intero sistema produttivo europeo attraverso tecnologie e metodi scientifici per uno sviluppo umano sostenibile. L’Ifab vede la partecipazione delle più importanti istituzioni scientifiche di livello regionale e nazionale attraverso l’Associazione Big Data (Università, Cnr, Enea, Inaf, Infn, Cineca, Cmcc) e di importanti imprese italiane ed internazionali (Unipol, Eni, Atos). Un organismo di altissimo livello, il cui International scientific board è presieduto dal professor Luciano Floridi.

Al Tecnopolo di Bologna è già previsto l’insediamennto di altri centri di ricerca ed enti legati all’innovazione, alla sostenibilità e al mondo delle imprese: il Centro di ricerca Enea negli ambiti delle energie rinnovabili e dell’economia circolare, l’Agenzia Italia Meteo Centro ricerca Università di Bologna, Biobanche e scienze della vita dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, Competence Center Nazionale BI-REX per industria 4.0; INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, ART-ER, società consortile della Regione Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione, che associa tutte le Università e i Centri di ricerca nazionali presenti nella Regione Emilia- Romagna. Gli interventi in corso nell’area di circa 120.000 metri quadrati sono suddivisi fra sei lotti. Per la loro realizzazione, al momento sono stati stanziati oltre 220 milioni di euro (125 milioni di fondi statali; 90 milioni di fondi regionali; 7 milioni di fondi europei).

p. g.