Un nuovo avvertimento dell’American Heart Association raccomanda di mangiare pesce ricco di acidi grassi Omega-3 anche due volte a settimana, per limitare il rischio malattie di cuore, cardiopatia ischemica, ictus. Lo ha affermato Eric B. Rimm, professore di epidemiologia e nutrizione all’Harvard School of Public Health. Parliamo di pesce con la spina (basta evitare il fritto) in particolare salmone, sgombro, aringa, trota, sardina, branzino, orata, tonno e via dicendo, fino al pesce azzurro più economico che popola anche l’Adriatico, ottimo e pure economico, parliamo sempre e comunque di pesce a elevato contenuto di acidi grassi omega-3.

La raccomandazione fa il paio con un articolo di Jane E. Brody sul New York Times che racconta di aver iniziato a incrementare il consumo di pesce quando il livello di colesterolo ha iniziato a salire, ha provato un gran numero di rimedi dietetici suggeriti che includevano mangiare più pesce, insieme a supplementi e integratori, per prevenire infarti e ictus. Alla fine Brody ha dovuto comunque prendere una statina per tenere il colesterolo sotto controllo, ma ha continuato a seguire una dieta sana per il cuore, ricca di verdure e pesce.