Venerdì 26 Aprile 2024

Napoli, le migliori e le peggiori partite del 2022

Viaggio nell'anno solare degli azzurri, deludente nella prima metà ma scoppiettante a partire dalla scorsa estate

Khvicha Kvaratskhelia in azione contro il Liverpool (Ansa)

Khvicha Kvaratskhelia in azione contro il Liverpool (Ansa)

Napoli, 30 dicembre 2022 - Quello che si chiuderà tra poche ore sarà per il Napoli un anno d'oro, come si evince dalla leadership virtuale in classifica contando i punti raccolti da gennaio e quella reale nell'attuale graduatoria del campionato. Eppure, come già successo nella storia azzurra, ai grandi trionfi si alternano con troppa rapidità crolli ancora più veementi.

Le migliori partite

Partendo dai primi e riavvolgendo il nastro fino alla scorsa stagione e in particolare al 3 aprile, impossibile non citare il tris inflitto a domicilio all'Atalanta nonostante le assenze di Osimhen, Rrahmani e Di Lorenzo: una vittoria che sembrava riaprire il discorso scudetto. Discorso quanto mai attuale in questa annata, in cui il Napoli ha fatto la voce grossa anche in Champions League: basti pensare al roboante 4-1 contro il Liverpool del 7 settembre e alle 10 reti siglate all'Ajax nel giro di una settimana. Impressionante in particolare il 6-1 con cui gli azzurri, il 4 ottobre, hanno violato la casa degli olandesi, che si ritrovano ad aggiornare il capitolo delle peggiori sconfitte interne, cosa che non accadeva dal 1964. Poche settimane prima il Napoli aveva messo in carniere un risultato in campionato decisamente meno spettacolare ma forse addirittura più importante: era il 18 settembre e i partenopei, con grinta, caparbietà e un pizzico di fortuna, battevano a domicilio il Milan per un successo che oggi pesa ancora come un macigno nell'economia della classifica di Serie A.

Le peggiori partite

 

 

Poi ci sono i flop, curiosamente quasi tutti relegati alla scorsa stagione, quella chiusa con in mano un pugno di mosche dopo tante illusioni: l'unica eccezione riguarda Napoli-Lecce del 31 agosto, gara in cui gli azzurri, già reduci dal pareggio a reti bianche di Firenze, frenano contro una neopromossa aprendo la prima e finora unica striscia negativa del campionato. Di ben altro tenore i tonfi interni contro Barcellona, Milan e Fiorentina: il primo, datato 24 febbraio, causa l'eliminazione dall'Europa League, mentre gli altri, rispettivamente del 6 marzo e del 10 aprile, spengono quasi definitivamente i sogni scudetto. Il colpo di grazia arriva il 24 aprile, quando gli azzurri, in vantaggio di 2 fino all'80', si sgretolano sotto i colpi di un Empoli che in appena 8' mette a referto una rimonta clamorosa che sembra segnare la fine di un ciclo: se si pensa ad alcuni giocatori è così, mentre la panchina di Luciano Spalletti, a distanza di mesi, è oggi più solida che mai.Leggi anche - Inter, Inzaghi crede nella rimonta scudetto: "Napoli forte, ma... "