Sabato 20 Aprile 2024

Inter, Inzaghi e lo Scudetto: "Napoli speciale, ma credo nella rimonta"

Il tecnico nerazzurro si è raccontato ai microfoni di Italia Uno: un 2022 con due trofei e un 2023 con una rimonta da portare a termine

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi

Milano, 30 dicembre 2022 - Inter-Napoli sembra essere la madre di tutte le partite. Perché da un lato può consentire all’Inter di rientrare in corsa e dall’altro permettere al Napoli di escludere, già a gennaio, una rivale. E Simone Inzaghi crede nella rimonta Scudetto, non può che essere così dopo aver ritrovato anche Romelu Lukaku, mai avuto per tutto il girone di andata.

Inzaghi: “Ci crediamo”

In una lunga intervista a ‘I re del calcio’ su Italia Uno, il tecnico nerazzurro ha raccontato il suo 2022 e le speranze per il 2023, partendo da due trofei in bacheca e coltivando l’idea di portare a termine una clamorosa rimonta Scudetto. Si parte proprio da qui, dal Napoli in vetta: “Sì, crediamo nella rimonta - le sue parole - Il distacco si è ampliato perché il Napoli ha fatto qualcosa di speciale, unico, e vanno fatti a loro i complimenti. Noi e le altre sappiamo che quanto fatto fino a qui non basta”. E se non basta servirà dunque lo scalpo partenopeo il 4 gennaio, anche perché l’Inter nel 2022 si è fatta soffiare il tricolore dai cugini rossoneri: “Qualcuno dice che nel derby c’era fallo di Giroud su Sanchez quando eravamo in vantaggio, magari un fischio avrebbe cambiato tutto. Con i se e con i ma non si va lontani e resta il fatto che quel derby lo abbiamo perso in rimonta”. Il 2022 resta però positivo, non è arrivato lo Scudetto, ma sono arrivati gli altri due trofei italiani, Supercoppa e Coppa Italia, ed entrambi con gioie sparse al cospetto dell’acerrima rivale bianconera. Inzaghi racconta il gol di Sanchez al 120’ di Supercoppa: “Ho fatto un bello scatto - l’ammissione del tecnico sull’esultanza - Non sapevo se era arrivato il triplice fischio o no, ho visto i ragazzi che andavano dalla parte opposta e se avessi saputo che che la partita era finita lì probabilmente avrei corso ancora”. L’altro trofeo invece è arrivato all’Olimpico, in un’altra partita da cardiopalma contro la Juventus: “E’ stato difficile, abbiamo giocato bene ma ci sono stati dieci minuti della ripresa in cui la Juve è stata brava a ribaltare la gara, devo dire che i ragazzi sono stati grandi a rimanere in partita e riequilibrarla sul 2-2 prima di vincere di nuovo ai supplementari”. Leggi anche - Napoli, fatta per il rinnovo di Lobotka