Sabato 27 Aprile 2024

Rivoluzione Superlega, nostalgia Zoff: "Anche la serie A rischia di morire. Che amarezza"

L’ex campione azzurro: la tradizione va rispettata. "Ai miei tempi il calcio era puro, meritocratico"

Roma, 22 dicembre 2023 – “Sinceramente io credo che all’appassionato di calcio queste disquisizioni legali interessino meno di zero. Al tifoso sano sta a cuore la sostanza delle cose…". Di sostanza, Dino Zoff se ne intende. Ha scavalcato la barriera degli ottanta, intesi come anni ("Recentemente mi sono operato all’anca, ma voglio tornare a giocare a tennis, visto che tra i pali non ci posso più stare…"). È stato il Portiere con la P maiuscola: campione del mondo con l’Italia di Bearzot, simbolo di Nazionale, Juventus e Napoli, culturalmente e umanamente estraneo alle beghe da business, che nulla c’entrano con la verità prima e ultima. Il pallone, il campo verde, la partita. "Con le questioni da avvocati non mi immischio – spiega il Grande Vecchio di Azzurra –, sono in ballo aspetti che coinvolgono finanza, diritti televisivi, eccetera. Non è il mio pane. Però…".

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Però?

"Sarà perché vengo dal passato, eppure io credo debba essere rispettato il merito. Insieme alla tradizione".

In che senso, Dino?

"Beh, è assolutamente necessario salvaguardare il primato dei campionati nazionali. Se fai una SuperLega globale indipendente dalla nostra serie A, ad esempio, uccidi una storia, una cultura. Lo scudetto, in Italia come in Spagna o in Inghilterra o in Germania o in Francia, ovunque, rappresenta qualcosa di unico, di irripetibile. Io di scudetti ne ho vinti parecchi, so cosa rappresentano nell’immaginario collettivo".

Ma chi vuole la SuperLega potrebbe obiettare che parliamo di un mondo che non esiste più.

"Ripeto: io non entro nel merito, diciamo giuridico, di chi possa organizzare tornei. Faccio notare che in Italia il piccolo Sassuolo ha battuto l’Inter e la Juve, mentre in Spagna al momento in testa alla Liga ci sta il Girona, che non è la squadra di una metropoli…".

E in una SuperLega globale il Sassuolo e il Girona non troverebbero mai posto, per manifesta inadeguatezza economica.

"Appunto per questo sostengo che è il caso di pensarci non una ma dieci volte. Cioè, il diritto deve rispettare la sostanza, come ho detto prima storia cultura e tradizione non si cancellano. Nemmeno con una sentenza della rispettabilissima Corte Europea!".