Mercoledì 24 Aprile 2024

Orsi, cervi, cinghiali. Incontri ravvicinati. "Vi spiego il comportamento da tenere"

L'ultimo caso: l'orsetto recuperato dai vigili del fuoco su un albero nel centro di Gorizia. "Contattati esperti da tutto il mondo"

L'orsetto salvato dai vigili del fuoco

L'orsetto salvato dai vigili del fuoco

Gorizia, 18 novembre 2021 - L’orsetto finito sull’albero nel centro di Gorizia e recuperato dai vigili del fuoco è solo l’ultimo ’incontro ravvicinato’ con animali fino a ieri confinati nella foresta. Come l’orso che a Frosinone si è arrampicato fino al balcone di casa, nella notte di Halloween, un uomo si è lanciato dal terrazzo, preso dal panico. E non c’è solo il cervo a spasso per le vie del centro a Civitella Alfedena (L’Aquila) ma anche quello che ha aggredito una coppia nel centro di Tarvisio (Udine). Per non parlare dei cinghiali, che ormai spopolano nei centri delle città. Intanto il cucciolo di orso è stato portato al centro di recupero fauna selvatica di Terranova, sempre nella provincia di Gorizia. Lì si è capito che l'animale ha pochi mesi di vita, al massimo dieci. E mentre si moltiplicano gli avvistamenti della mamma, "sono stati interpellati esperti da tutto il mondo per capire quale sia la cosa migliore da fare ora - spiega al telefono Damiano Baradel, titolare del centro -. Cercheremo di reinserirlo nel suo habitat. Nel frattempo non deve avere alcun contatto con l'uomo, nemmeno sentirne la voce. Altrimenti si rischia di farne un orso confidente, come è accaduto in Trentino". Lo spiega mentre ha appena liberato "un cucciolo di sciacallo dorato. Il primo caso in Italia, il terzo in Europa, gli altri due casi si sono verificati in Grecia". Giornate frenetiche, "da gennaio sono passati da qui più di duemila animali, tartarughe marine comprese". 

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Ma allora, che cosa sta succedendo? Tre domande a Luca Lapini, zoologo.

Perché questi incontri ravvicinati? 

"Oggi abbiamo cercato di fare ammenda di antichi errori, migliorando la situazione faunistica. Tra tutti gli episodi c'è sicuramente  un minimo comune denominatore, l'incremento del manto forestale su Alpi e Appennini. In generale, la situazione di oggi non si verificava da 2.000 anni. Inoltre, la politica di protezione della fauna e diverse iniziative di reintroduzione hanno fatto il resto. In un momento di crisi globale della biodiversità non possiamo che esserne felici. Ma bisogna riabituarci. Ed è bene cambiare atteggiamento nei confronti di queste presenze".

Che comportamento avere?

"Bisogna tenere una giusta distanza. L'errore più comune, dare da mangiare a questi animali. Così si spiega l'episodio grave di Tarvisio, quel cervo veniva mantenuto a panini dal condominio. Era stato imprintato e si considerava un uomo. Per questo ha attaccato, perché ha considerato la persona che aveva di fronte come un rivale in amore".

Quali errori evitare?

"Non sfamare gli animali e non lasciare rifiuti in giro. Intervenire se necessario nelle situazioni più problematiche. Ricordando che gli equilibri ecologici in un mondo antropizzato dipendono anche da noi. Occorre soltanto cercare di cambiare atteggiamento. Rispetto e pragmatismo sono sempre più necessari".