Cinghiali, da Roma a Genova: l'invasione. Quanti sono e come difendersi

Sono almeno due milioni. E aumentano in modo vertiginoso come gli incidenti stradali che provocano. L'esperto: "Facciamo come la Germania, abbattimenti e catture"

Cinghiali a Porto Venere

Cinghiali a Porto Venere

Roma, 29 settembre 2021 - Scorrazzano liberi nelle nostre città, da Roma a Genova. Immortalati da foto e video che ormai non fanno più notizia. Ma perché i cinghiali sono così tanti? La domanda rimbalza al telefono con Marco Apollonio, professore all’università di Sassari. Che mette in fila le spiegazioni. Due, su tutte: "Abbandono delle campagne e reintroduzione della specie soprattutto per la caccia. Cosa che ha portato a recuperare una serie di aree dove questi animali erano assenti da secoli.  Cosa che ha favorito l’aumento del lupo. Il cinghiale è infatti la sua preda principale".

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Quanti sono

Oggi, spiega il docente, rispondere a questa domanda in modo rigoroso è impossibile. "La direi così: ci si può immaginare che i cinghiali non siano meno di due milioni. In aumento costante dal dopoguerra. Direi che sono più numerosi oggi che nel Seicento. Ma da undici anni non abbiamo statistiche ufficiali sugli ungulati, nessuno li conta più. E questo è un grosso problema”.

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Gli incidenti stradali

Tanto per dare un’idea: un maschio adulto di cinghiale da noi pesa in media tra i 70 e i 90 chili, ma può arrivare anche a un quintale e mezzo. Questo fa capire quanto gli animali siano pericolosi per la circolazione. "In Europa – ricorda il professore – ogni anno abbiamo un milione di incidenti stradali provocati da ungulati".  Il dato si riferisce al 2010. Mentre l’Istat negli ultimi dieci anni ha registrato un +81% di sinistri gravi provocati da animali sulle strade provinciali. La cura per Apollonio è chiara: "Recinzioni serie, anche sulle autostrade; segnaletica adatta; dissuasori acustici e luminosi; una mappa degli incidenti come fanno in Slovenia".  Conferma le preoccupazioni la statistica Asaps. Fino a giugno erano stati  76 gli incidenti gravi provocati da animali (selvatici, nel 92% dei casi),  4 persone sono morte  e 86 sono rimaste ferite seriamente. 

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I danni

Coldiretti ha stimato in duecento milioni all’anno i disastri provocati dai cinghiali. Apollonio non si esprime sul numero ma mette in fila anche altri rischi: problemi igienici perché questi animali si nutrono di rifiuti. Ma anche pericoli per l’uomo. Spiega l'esperto: "Aggrediscono rarissimamente gli esseri umani ma possono farlo se sono feriti o anche per procurarsi cibo". Alla fine non siamo così lontani da certe scene giapponesi, "dove i cinghiali urbani aspettano la gente fuori dai supermercati e si buttano sulle borse della spesa". 

I rimedi in Europa

A Berlino, ricorda l’esperto, devono fare i conti con "10mila cinghiali. La Spagna è messa peggio di noi. Il Paese più efficace nell’affrontare il problema è sicuramente la Germania. Che ha un piano preciso di abbattimenti e catture. I dati sono facilmente disponibili. Non solo, viene gestita con molta attenzione la spazzatura". Un’esca irresistibile, come dimostra ogni giorno Roma.