Cinghiali, topi, cornacchie: perché proliferano. Che cosa li attira e come difendersi

Lo zoologo: ecco cosa hanno in comune queste specie. I piani di contenimento e gli appelli vip

Anche i topi come i cinghiali sono attirati dai rifiuti

Anche i topi come i cinghiali sono attirati dai rifiuti

Roma, 7 maggio 2022 - Cinghiali ma anche topi e cornacchie. Animali spazzini anzi eclettici. Si nutrono dei nostri rifiuti e proliferano quando lasciamo tracce troppo evidenti. Dall’emergenza delle città e dal caso di Roma - con le famigliole di cinghiali che scorrazzano liberamente e ormai aggrediscono i passanti - all’allarme per la peste suina. Questi animali si sono presi spazi e libertà che prima ci eravamo illusi non avessero. Ma come affrontare le emergenze? Perché se i livelli di allarme sono diversi, si parte comunque dallo stesso problema, quello dei rifiuti. Ecco le risposte dello zoologo Luca Lapini.

Lince, gli ultimi avvistamenti in Italia. Cosa ci svelano le macchie della pelliccia

Cinghiali, la mamma del 14enne aggredito: "Voleva fare il pugile, non muove la mano"

Cinghiali a Roma e peste suina, i cacciatori: ecco perché s'infettano. Il rischio rifiuti

Cinghiali a Roma, "io aggredita, ho rischiato di morire. Oggi ho paura a uscire di casa"

Quali sono le soluzioni possibili?

Lo zoologo non ha dubbi: rendere le nostre città più pulite e ordinate è il primo rimedio per mettere un freno all’invasione di topi, cornacchie e anche gabbiani. Mentre per i cinghiali l’unica soluzione è una corretta gestione faunistica che coinvolga necessariamente i cacciatori. Con la consapevolezza che parliamo comunque di una lotta impari in abbondanza di coltivi, frutteti e piazzole ecologiche poco controllate.

Cinghiali, Roma vara la stretta: la mappa dei divieti. Il punto sulla peste suina

Cinghiali, topi, cornacchie: quali punti in comune?

Queste specie, spiega Lapini, hanno una caratteristica in comune, sono estremamente adattabili, le possiamo quindi definire eclettiche. Poi lo zoologo fa un esempio paradossale ma di questi tempi non così lontano dai nostri pensieri o per meglio dire incubi. In caso di esplosione nucleare catastrofica, immagina, stiamo sicuri che questi animali sopravviverebbero al genere umano. Loro, insiste, non avranno mai un problema. casomai il problema è il nostro. Dobbiamo essere in grado di opporci alla loro abbondanza con adeguati piani di contenimento.

Cinghiali, che fare?

Tra gli ultimi appelli vip, cè' quello di Sandra Milo. Che dai social si è rivolta al sindacvo Gualtieri. Per eliminarli in città, è drastico Lapini, la soluzione è una sola, eliminare anche la spazzatura, le risorse di cibo disperse nell’ambiente. I cinghiali stanno avendo una grande espansione negli ambienti urbani. A Roma ma anche a Verona, Trieste, Padova, Genova. "Purtroppo l’uomo anche abitudini molto scorrette - punzecchia Lapini -. Lo abbiamo visto che in Friuli-Venezia Giulia dove hanno sorpreso condomini ad alimentare i cinghiali.  Quindi a un certo punto abbiamo quello che ci meritiamo". Il loro posto, chiarisce l’esperto, è dove trovano da.mangiare, "per Il cinghiale è indifferente che sia una discarica o casa nostra. Stessa cosa vale per le cornacchie e anche per i gabbiani, che si sono inurbati da poco, ad esempio a Roma".

Topi e ratti, la storia

I ratti, ricostruisce Lapini, sono stati importati dall’Asia. La pantegana di fogna arriva da Manciuria, Mongolia e Siberia. Il ratto nero che si trova in casa, soprattutto ai piani alti, sui tetti, viene dall’India, è arrivato 9.000 anni fa da noi sempre con la movimentazione delle merci. "Se sono cresciuti di numero? Probabilem, anche se non esiste una stima ufficiale".

Cornacchia grigia, lo 'spazzino' sempre meno timoroso dell'uomo

Cornacchie aggressive

Cornacchie aggressive verso le persone sono state segnalate anche l’anno scorso ancora una volta a Roma. Ma come si spiega questo comportamento? Lapini chiarisce: “Lo fanno per difendere i pulcini, che si spostano a terra per 15 giorni quando escono dal nido. Quindi in questo periodo, tra maggio e giugno, gli adulti attaccano cani, gatti e persone.