Ergastolo della patente: cos’è, come funziona e cosa c’entra la Corte Costituzionale

Le ultime notizie sul nuovo codice della strada 2023 che il ministro Salvini sta riformando. I tempi

Ergastolo della patente: cos'è e come funziona

Ergastolo della patente: cos'è e come funziona

Roma, 31 maggio 2023 - Il ministro Salvini parla di ergastolo della patente”, tra i punti chiave del nuovo codice della strada 2023. Lo vorrebbe per chi provoca un incidente stradale grave dopo aver assunto alcol o droga. Ma come funziona il meccanismo? E cosa c’entra la Corte Costituzionale? Ecco le ultime notizie dal cantiere di riforma delle norme che riguardano decine di milioni di automobilisti italiani.

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Ergastolo della patente e Corte Costituzionale

“La sentenza 246 del 9 dicembre 2022 ha stabilito l’illegittimità dell’articolo 213 comma 8 del codice della strada”, rammenta Roberto Benigni, vicepresidente Anvu, associazione nazionale polizia locale. “La Corte Costituzionale - chiarisce - ha considerato illegittima la parte che prevede l’automatismo della revoca della patente. Che deve essere invece valutata caso per caso dal giudice”. Ma allora come si può arrivare all’obiettivo del ministro? Tra le ipotesi allo studio: rendere possibile l’azzeramento dei punti, superando i limiti attuali del codice, per chi alla guida in stato di ebrezza provochi un incidente con vittime o feriti gravi.

Sulla strada del ddl

La riforma, nei piani originari, avrebbe dovuto essere spacchettata in due tempi, un primo provvedimento subito dopo Pasqua - come aveva anticipato lo stesso ministro - e poi il ddl dopo il decreto.

Invece alla fine si è scelto di concentrare tutto nel disegno di legge. Che dovrebbe iniziare l’iter alle Camere entro giugno, per poi essere approvato forse già per l’estate, tra luglio e agosto, nella peggiore delle ipotesi a Natale. Sono questi infatti i due periodi in cui storicamente il codice della strada viene riformato.

Decreto autovelox

Nello stesso ddl arriverà anche il famosissimo decreto autovelox, atteso ormai da 13 anni. Viene presentato come un provvedimento dalla parte degli automobilisti, contro le multe selvagge. In verità diminuirà drasticamente anche la possibilità di presentare ricorsi, grazie al principio dell’equivalenza tra omologazione e approvazione. Tra le novità più rilevanti: l’obbligo per i proprietari delle strade di indicare prima dell’occhio elettronico il limite di velocità da osservare in quel tratto di strada.

Il tweet di Salvini