Mercoledì 24 Aprile 2024

Monopattini e assicurazione obbligatoria: le ultime notizie sulla riforma Salvini

I tempi di approvazione del ddl. Il comandante dei vigili spiega le tappe dell’iter parlamentare. Battaglia sull’obbligo di casco: Assosharing contraria, ecco perché

Roma, 12 novembre 2023 - Monopattini, assicurazione e targa obbligatorie ma da quando? “L’obiettivo è che il nuovo codice della strada venga approvato entro Natale”, ha dichiarato Matteo Salvini.

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Salvini: “Le nuove regole non riguardano le biciclette”

E siccome era all’inaugurazione di Eicma, il ministro delle Infrastrutture ha anche rassicurato: “Non ci sarà nessun onere per le biciclette, non ci saranno targhe, assicurazioni. Questo, invece, l’ho personalmente richiesto per i monopattini”. Il timore che i nuovi e onerosi obblighi fossero estesi anche alle bici era serpeggiato subito dopo l’annuncio della stretta e ancora aleggia, trapela, nelle audizioni di queste settimane.

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Targa e assicurazione per i monopattini: da quando

Il ddl che riformerà il codice della strada potrebbe però slittare ai primi mesi del 2024. Ne è convinto Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, esperto di sicurezza stradale nella squadra di Asaps. “In queste settimane - ragiona - si stanno tenendo le audizioni in Parlamento. I tempi sono contingentati. Quindi ritengo che il disegno di legge sarà completato verso la primavera, non prima di febbraio-marzo. Sarà già un miracolo se il testo verrà approvato alla Camera prima di Natale. Poi dovrà passare l’esame del Senato, infine per l’approvazione finale tornerà sicuramente a palazzo Madama. Ricordo, ad esempio, che l’omicidio stradale ha avuto cinque passaggi parlamentari”.

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Anche Assosharing fa la stessa previsione, “ci aspettiamo che le novità siano operative tra quest’anno e l’inizio del 2024”, è il ragionamento di Andrea Giaretta. Dopo una premessa doverosa: “Per i monopattini in sharing l’assicurazione è già obbligatoria da 4 anni”.

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La posizione di Assosharing e la battaglia sul casco

Ma che ne sarà invece dell’obbligo di casco? Oggi in Italia non esiste una regola comune, tutto è affidato alle ordinanze dei sindaci. “I dati in arrivo da altri Stati che hanno sperimentato e poi rimosso quella regola - chiarisce Giaretta - ci dicono che così si riduce la domanda e quindi l’incasso del 70%. Dunque la misura è insostenibile per le imprese. La sicurezza, come dimostrano i dati, è garantita dall’applicazione delle nuove regole, a partire dai limiti di velocità. Prima di aggiungere nuovi obblighi, cerchiamo di far funzionare quelli che ci sono. Non esiste un sistema per responsabilizzare l’utente a tutti i costi. Se passa con il rosso, se ha il monopattino truccato, chi riesce a fermarlo?”. Magari i controlli. Ma questa è tutta un’altra storia.

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