Green pass Italia: le regole dal 6 agosto. Dove diventa obbligatorio

Da venerdì entra in vigore l'obbligo di certificazione per accedere a molte attività. Ma ipotesi Cdm giovedì: in arrivo la road map per trasporti, scuola e lavoro

Una ricostruzione grafica del Green Pass, il certificato digitale Covid dell'UE

Una ricostruzione grafica del Green Pass, il certificato digitale Covid dell'UE

Roma, 3 agosto 2021 - Green pass: inizia il conto alla rovescia per l'entrata in vigore del certificato verde (qui come scaricarlo). Da venerdì, infatti, sulla base del decreto legge dello scorso 23 luglio (qui il Pdf)il documento sarà obbligatorio - anche in zona bianca - per accedere a bar e ristoranti al chiuso, a piscine e palestre, ma anche per partecipare a spettacoli, recarsi al cinema e nei centri termaliE non solo. 

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Il 6 agosto, infatti, è solo la prima tappa della road map che ha intenzione di stilare il governo da qui a settembre, per rendere più stringente l'uso del certificato verde. Fra i settori ancora in sospeso i trasporti a lunga percorrenza, la scuola e il lavoro. E dovrebbe tenersi giovedì alle 14 una riunione del Consiglio dei ministri proprio per approvare le nuove misure sul Green pass e per il contrasto al Covid. Da segnalare però, i circa 1.300 emendamenti presentati in commissione Affari sociali alla Camera al decreto: Da quanto si apprende, 916 proposte di modifica arrivano dalla sola Lega, che è critica sul Green pass; il M5s ne ha presentate una quarantina, 37 invece sono quelle del Pd.

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Ma andiamo con ordine e vediamo intanto cosa cambia da venerdì, dove sarà in vigore l'obbligo del certificato e tutti gli altri dettagli. 

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Cosa cambia dal 6 agosto

Da venerdì 6 agosto, come abbiamo detto, entra in vigore l’obbligo del green pass, ovvero la certificazione Covid che attesta la vaccinazione con almeno una dose, la guarigione dalla malattia o l’effettuazione di un tampone nelle 48 ore precedenti, per poter accedere a molte attività al chiuso, a partire dai ristoranti fino alle palestre e i cinema. 

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Dopo quanto è valido il certificato verde

In caso di vaccinazione, il certificato verde in Italia è valido dal 15esimo giorno successivo all'inoculazione della prima dose di un vaccino riconosciuto dall'Aifa - Pfizer, Moderna, Vaxzevria (AstraZeneca) o Janssen (Johnson&Johnson) - fino alla data della seconda dose e da quel giorno per altri 270 giorni (circa 9 mesi). Dura invece circa 6 mesi (180 giorni) dalla guarigione in caso di infezione da Covid e solo 48 ore nel caso di un tampone antigenico o molecolare risultato negativo.

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Dove è obbligatorio il green pass

Come abbiamo già detto, sulla base del decreto legge 23 luglio 2021, n. 105, dal 6 agosto il green pass sarà obbligatorio – anche in zona bianca – per tutti i servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio in caso di consumo al tavolo al chiuso (non al bancone) Ma la certificazione sarà necessaria anche per eventi e competizioni sportivi, piscine, palestre, centri benessere. E ancora: per sagre e fiere, convegni e congressi; parchi tematici e di divertimento; musei, centri culturali, centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione. Per le attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò e per i concorsi pubblici.

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Le restrizioni valgono anche per gli spettacoli aperti al pubblico, che saranno svolti unicamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia garantito il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro: sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, l’accesso è consentito unicamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19. 

E anche alla Camera dei deputati, secondo quanto stabilito dal Collegio dei deputati Questori, sarà necessario esibire il certificato verde per l'accesso alle strutture della ristorazione al chiuso con consumazione al tavolo, la partecipazione a iniziative istituzionali, culturali e convegnistiche o a conferenze stampa che si svolgano nelle sedi della Camera. Sarà obbligatorio anche per l'accesso alle sedi della Biblioteca "Nilde Iotti" e dell'Archivio Storico della Camera dei deputati, oltre che per i candidati convocati presso le sedi della Camera per l'effettuazione di prove di concorso.

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Per chi non è obbligatorio

Le disposizioni non si applicano ai bambini e ragazzi esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.

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Zona bianca e zona gialla: le differenze

Per quanto riguarda i nuovi parametri, ovvero le condizioni che portano una Regione da una fascia di colore a un'altra, si entra nella fascia bianca quando una regione ha un'incidenza settimanale di casi ogni 100mila abitanti sotto i 50 per tre settimane consecutive. Qualora l'incidenza settimanale sia pari o superiore a 50 si resta in bianco se si verifica una di queste due condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti Covid è uguale o inferiore al 15%; il tasso di occupazione delle terapie intensive è pari o inferiore al 10%. Si entra, quindi, in zona gialla quando l'incidenza è pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi. Qualora l'incidenza sia invece pari o superiore a 150 si resta in zona gialla se si verifica una di queste due situazioni: il tasso di occupazione del reparti Covid è uguale o inferiore al 30%; il tasso di occupazione delle terapie intensive è pari o inferiore al 20%.

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Le regole: ristoranti, alberghi, cinema

Per le regole, invece, nè in zona bianca nè in quella gialla c'è il coprifuoco, abolito dal 21 giugno scorso. Ma nella fascia gialla sarà necessario indossare le mascherine fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni e chi ha una patologia incompatibile con l'uso del dispositivo.

Altra differenza, sempre in zona gialla i bar e ristoranti al chiuso possono effettuare servizio al tavolo fino alle 18, mentre ll'aperto anche a cena. Cinema e teatri sono aperti, ma col rispetto di stringenti limitazioni: solo posti a sedere prenotati in anticipo e distanza di almeno un metro. Limitata anche la capienza al 50% e comunque mai più di 1.000 spettaori al coperto e 2.500 all'aperto.

Le discoteche per il momento restano chiuse ovunque, ma in zona gialla gli alberghi sono aperti e i ristoranti interni possono continuare a servire i pasti anche a cena senza limiti di orari limitatamente ai clienti che alloggiano in hotel. Al momento, negli alberghi non è comunque previsto l'obbligo di esibilre il Green pass che, invece, serve per piscine, palestre e centri benessere all'interno degli Hotel (solo se al chiuso)- 

E per quanto riguarda, infine, gli eventi sportivi, "in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico".

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