Green pass al lavoro, i sindacati a Draghi: "Non si usi per licenziare o discriminare"

Incontro tra Cgil, Cisl, Uil e governo a Palazzo Chigi. "L'obbligo vaccinale può essere sancito solo per legge"

Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil (Ansa)

Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil (Ansa)

Roma, 2 agosto 2021 - Il Green Pass "non può diventare uno strumento da usare per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici". E' quanto hanno detto i sindacati al premier Mario Draghi durante l'incontro a Palazzo Chigi per discutere delle misure di contenimento del Covid nei luoghi di lavoro. "Sul vaccino c'è un accordo sulla sicurezza sanitaria sottoscritto dalle parti sociali e inserito in un decreto e qualsiasi tentativo di modificarlo necessita di una legge", spiega il segretario Uil, Pierpaolo Bombardieri

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I sindacati sono "disponibili a migliorare i protocolli sulla sicurezza" ma ritengono che "non esiste alcun accordo sindacale che sancisce l'obbligo (della vaccinazionendr) perché su questa materia l'obbligo può essere sancito solo da una norma legislativa che finora è stata fatta solo per alcuni lavoratori del settore sanità", sottolinea il leader della Cgil, Maurizio Landini, ribadendo che "se ci fosse una legge, questa non dovrà comunque portare a licenziamenti nei luoghi di lavoro nè essere discriminatoria con demansionamenti". "Siamo disponibili ad aprire un confronto con le associazioni datoriali per migliorare i contenuti dell'accordo", aggiunge Luigi Sbarra della Cisl. 

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"Nell'ultimo anno e mezzo grazie ai protocolli sottoscritti non abbiamo registrato focolai nelle aziende. Se poi il governo, sulla base dei dati scientifici, ritiene che ci possa essere una ripartenza del Covid, allora può adottare una norma che valga non solo per i lavoratori ma per l'insieme dei cittadini - hanno detto i leader dei sindacati - . Sull'obbligo vaccinale, il governo si è riservato di adottare proprie decisioni. Noi abbiamo ragionato sull'ipotesi di rafforare i protocolli e sostenere la campagna, magari si potrebbero allargare i poli di vaccinazione a tutti i luoghi di lavoro".

Inoltre - fanno sapere Cgil, Cisl e Uil - a fine agosto, primi di settembre, ci sarà un nuovo incontro con il governo sui licenziamenti, sulla sicurezza sui posti di lavoro e la conversione produttiva di alcune filiere, oltre a un confronto sull'applicazione del Pnrr.