Addio isole Covid-free, riecco le restrizioni

Dalla Spagna alla Grecia: boom di contagi nei luoghi simbolo delle vacanze. Ponza corre ai ripari, obbligo di mascherina all’aperto

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L’idea di avere isole Covid free sta crollando di fronte all’avanzare della variante Delta che viene portata sulle isole dai turisti. Questo è vero su quelle spagnole, greche e anche su alcune delle isole italiane. La Spagna è forse il caso più eclatante. Supera il 20% il tasso di positività dei tamponi Covid a Ibiza, celebre destinazione turistica iberica, mentre la media generale delle isole Baleari è del 12,81% e quella della Spagna nel suo complesso si attesta sul 15,97%. Lo si apprende dagli ultimi dati ufficiali forniti dalle autorità sanitarie regionali e nazionali che ieri hanno registrato altri 138 casi ad Ibiza. Anche per quanto riguarda l’incidenza cumulativa dei casi ufficiali negli ultimi 14 giorni ogni 100.000 abitanti, Ibiza supera di gran lunga le altre isole Baleari con 1.833 positivi, mentre il dato regionale si attesta a 1.031. Sabato l’assessora regionale alla Sanità, Patricia Gómez, ha spiegato che "è Ibiza il luogo che più preoccupa". Gomez ha aggiunto che sulla situazione influisce il fatto che sull’isola ci sono molti turisti, che se risultano positivi contribuiscono all’incremento degli indici epidemiologici. "La curva dei contagi – ha aggiunto – è destinata a salire ancora". Sempre in Spagna, alle isole Canarie il tribunale di Tenerife ha sospeso l’ordinanza che da lunedì imponeva il Green pass sull’isola, considerata la situazione di allerta massima per l’andamento dei contagi. La mancanza di restrizioni rischia ora di non rallentare l’andamento dell’epidemia.

Situazione delicata anche in Grecia. L’isola di Mykonos è tornata dal 26 luglio alla normalità dopo nove giorni di coprifuoco e niente musica nei bar, restrizioni necessarie dopo la ripresa dei casi Covid in quella che è una delle destinazioni più note della Grecia. Ma il contagio non si è fermato. Nelle ultime settimane le isole più turistiche del Paese sono entrate in una situazione critica. Atene ha deciso di inviare più agenti di polizia per intensificare i controlli anti-Covid, soprattutto nei locali frequentati dai più giovani.

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Una mossa che arriva all’indomani dell’allarme lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha contrassegnato le isole greche dell’Egeo meridionale in rosso scuro sulla sua mappa Covid-19 dopo un aumento delle infezioni, sconsigliando i viaggi non necessari. Il gruppo di 13 isole comprende le destinazioni greche più popolari per i turisti stranieri – tra cui molti italiani – che attirano milioni di persone ogni estate. Le autorità greche hanno già inviato 186 poliziotti a Mykonos, rispetto ai 56 dell’anno scorso, mentre altri 30 agenti sono stati dispiegati a Ios. Il viceministro della Protezione civile, Nikos Hardalias, ha riferito che "le due isole sono a un passo da nuove restrizioni", mentre preoccupa anche la situazione nelle isole di Zante, Tinos, Lefkada, Santorini, Paros e Rodi.

Ma la situazione è delicata anche in alcune isole italiane. Casi si sono registrati in alcune isole, dalle Eolie, a Ponza, a Pantelleria. Il sindaco di Ponza, l’isola davanti alle coste laziali, ha per questo firmato una ordinanza con la quale dispone l’obbligo di mascherina all’aperto "durante tutto l’arco della giornata e a prescidere dalla distanza interpersonale". E anche le isole più grandi come la Sardegna, non fanno eccezione: restrizioni sono state previste in 32 comuni che superano la soglia critica dei 250mila casi ogni 100mila abitanti. Ma va detto che non sono solo le isole a prendere misure restrittive. Il Comune di San Felice Circeo, nel Lazio, ha reintrodotto l’obbligo di mascherina nel centro storico, dalle 21 alle 5 del mattino, e la chiusura dei locali alle 3 del mattino.