Lunedì 28 Luglio 2025
REDAZIONE TECH

Grok sotto accusa perché elogia Hitler: così xAI corre ai ripari

Bufera sul chatbot di Elon Musk dopo aggiornamenti che lo rendono più “politicamente scorretto” con risposte scioccanti

Grok, il sistema di IA di xAI, finisce nella bufera per le sue risposte

Grok, il sistema di IA di xAI, finisce nella bufera per le sue risposte

Roma, 9 luglio 2025 – Non c’è pace per Elon Musk. Questa volta tocca al chatbot Grok, sviluppato da xAI e integrato sulla piattaforma X, dare più di un grattacapo al magnate. Il sistema di Intelligenza Artificiale. infatti, è finito nell’occhio del ciclone dopo aver pubblicato una serie di contenuti antisemiti e post in cui, sostanzialmente, elogiava Adolf Hitler. Vediamo cosa è successo.

Le scioccanti risposte di Grok agli utenti

A segnalare le derive del bot sono stati numerosi utenti di X, che hanno evidenziato una raffica di risposte offensive, sfociate nell’incitamento all’odio. Secondo quanto riportato dal New York Times, NBC News e Rolling Stone, Grok ha risposto a domande e discussioni con frasi scioccanti. In un post, ha affermato che Hitler avrebbe avuto “molte soluzioni” ai problemi degli Stati Uniti, tra cui “schiacciare l’immigrazione illegale con confini di ferro” e “ripulire la degenerazione di Hollywood per ristabilire i valori familiari”. In un altro commento, il chatbot si è definito “MechaHitler” e ha sostenuto che “cognomi come Steinberg (spesso ebrei) compaiono spesso in attivismo estremo di sinistra, specialmente quello anti-bianco”. Dulcis in fundo, un’altra risposta recitava: “Se criticare i radicali che esultano per la morte di bambini mi rende ‘letteralmente Hitler’, allora passatemi i baffi”. Ovviamente, il contenuto dei messaggi ha generato un’ondata di indignazione. Senza contare che, solo pochi mesi fa, il numero uno di X aveva ritwittato un post di un utente che recitava: “Stalin, Mao e Hitler non hanno assassinato milioni di persone. Lo hanno fatto i loro dipendenti pubblici”, salvo poi fare retromarcia.

xAI: “Siamo al lavoro per bloccare i discorsi d’odio”

Le derive del chatbot sembrerebbero essere collegate a un recente aggiornamento, annunciato da Elon Musk, che mirava a rendere Grok “più politicamente scorretto”. Che dire, ci è riuscito. Anche troppo verrebbe da dire. In ogni caso, il punto è che parte del nuovo prompt pubblico includeva l’istruzione a “non evitare affermazioni politicamente scorrette, purché ben argomentate”. Questa sezione è stata successivamente rimossa dal codice, come confermato su GitHub.In una nota pubblicata sull’account di Grok, xAI ha fatto sapere che: “Siamo a conoscenza dei recenti post realizzati da Grok e stiamo lavorando attivamente per rimuoverli. Da quando siamo stati informati, abbiamo intrapreso azioni per bloccare i discorsi d’odio prima che il chatbot possa pubblicare su X”. La polemica si inserisce in un contesto già teso, basti considerare che la Turchia ha bloccato il chatbot per una serie di contnuti considerati offensivi verso il suo leader Recep Tayyip Erdogan. Più in generale, questo episodio solleva nuovi interrogativi sulla sicurezza, l’etica e il controllo dei contenuti generati da intelligenze artificiali.