
Un programmatore polacco ha avuto la meglio sulla IA nella finale dell’AtCoder World Tour Finals 2025 (iStock)
Roma, 21 luglio 2025 – In un’epoca in cui le intelligenze artificiali sono sempre più potenti, arriva una piccola-grande rivincita umana: Przemysław “Psyho” Dębiak, programmatore polacco di 42 anni, ha sconfitto una potentissima IA di OpenAI nella finale mondiale dell’AtCoder World Tour Finals 2025, una delle competizioni di programmazione più dure e prestigiose al mondo. Cosa è successo.
Una sfida a colpi di coding e i complimenti di Sam Altman
La gara, tenutasi a Tokyo, ha messo per la prima volta a confronto i 12 migliori cervelli umani del coding contro una macchina progettata appositamente da OpenAI, soprannominata OpenAIAHC. Il risultato? Dopo 10 ore di maratona mentale, Dębiak ha chiuso in prima posizione, battendo l’IA con un margine del 9,5%. “L’umanità ha prevalso (per ora)!” ha scritto lui su X, scherzando sul fatto di aver dormito solo dieci ore in tre giorni per prepararsi alla sfida. Anche Sam Altman, CEO di OpenAI, ha riconosciuto il colpo con sportività: “Good job, Psyho” (Bel lavoro, Psyho)”.
In che cosa consisteva la gara
Il compito era tutt’altro che semplice: i partecipanti dovevano trovare il percorso ottimale per un robot su una griglia 30x30, con l’obiettivo di usare meno mosse possibili. Un problema di quelli che fanno impazzire anche i computer, dove non esistono soluzioni perfette ma solo “abbastanza buone”. E in questo campo, l’intuito e la creatività umana possono ancora dire la loro. Da parte sua, Dębiak non ha cercato di calcolare ogni possibile opzione come l’IA, ma ha usato un approccio più flessibile e furbo: soluzioni euristiche, intuizioni, scorciatoie. “L’IA era velocissima, ma ha peccato in creatività,” ha spiegato Yoichi Iwata, giudice della gara.
Chi è il vincitore della maratona di programmazione
A dire il vero, quello del programmatore polacco non è un nome nuovo per gli appassionati di algoritmi: ex ingegnere OpenAI (ha lavorato anche su OpenAI Five, l’IA che sfidava i campioni di Dota 2), Dębiak è un veterano delle competizioni online, pluricampione della TopCoder Open Marathon, ora è disoccupato. La sua vittoria, oltre ai 500 mila yen di premio (circa 3 mila euro) ha un valore simbolico enorme: in un mondo dove le IA stanno diventando sempre più brave anche nei compiti creativi, un essere umano ha avuto ancora la meglio sulla macchina. Ma per quanto ancora?