
Un satellite in orbita attorno alla Terra (Ansa)
Roma, 26 luglio 2025 - Quest’estate la Terra sta girando più velocemente del solito: il 10 luglio è stato, ad esempio, un giorno eccezionalmente corto, essendo durato 1,36 millisecondi in meno delle ‘canoniche’ 24 ore. Ciò si è ripetuto il 22 luglio (-1,35 millisecondi) e si ripeterà il 5 agosto (-1,25 millisecondi). Com’è possibile? La durata di un giorno dipende dalla velocità in cui la Terra compie una rotazione completa sul proprio asse. Ma come ricorda la Cnn, le 24 ore sono di fatto una convenzione, perché pur corrispondendo grosso modo alle tempistiche, ogni rotazione è leggermente irregolare a causa di una serie di fattori, come l'attrazione gravitazionale della Luna, i cambiamenti stagionali nell'atmosfera e l'influenza del nucleo liquido della Terra. Il nostro Pianeta ‘rallenta’ quando la Luna si trova a ridosso dell’Equatore; aumenta la velocità invece quando il satellite si trova ad altitudini più alte o più basse.
Non sorprende dunque che la rotazione terrestre sia alle volte più veloce o più lenta: negli anni Settanta, dopo anni di rotazione lenta, l’International Earth Rotation and Reference Systems Service ha introdotto il cosiddetto ‘secondo intercalare’, che va a ‘correggere’ le discrepanze non diversamente da quanto fanno gli anni bisestili per ‘allineare’ i nostri calendari all’effettiva rotazione attorno al Sole. Questo stratagemma viene impiegato irregolarmente, in base alle necessità: di recente c’è stato ben poco bisogno di un secondo intercalare; l’ultimo è stato aggiunto nel 2016.
I rischi per pc e satelliti
Nessuna paura: i giorni più brevi non avranno alcun impatto sulla nostra vita quotidiana. Tuttavia, alla lunga, questi leggerissimi cambiamenti possono influire sui computer, sui satelliti e sulle telecomunicazioni, motivo per cui anche le più piccole deviazioni temporali sono regolarmente monitorate utilizzando orologi atomici, introdotti nel 1955. Questi ultimi calcolano la durata di un giorno alla perfezione, numerando le oscillazioni degli atomi contenuti in una camera a vuoto all'interno della loro struttura. Il tempo risultante dai calcoli dei 450 orologi atomici sparsi per il Pianeta è chiamato Utc, o Tempo universale coordinato. È su di loro che sono basati gli orari su cui sono impostati gli smartphone e i computer. Oltre a ciò, la rotazione terreste è monitorata anche da una moltitudine di satelliti.
Gli esperti stanno ora valutando l’introduzione del ‘secondo negativo’, per ‘aggiustare’ le tempistiche quando la Terra ruota troppo velocemente. Ma ad aiutare il ‘rallentamento’ del Pianeta potrebbe essere anche un alleato inaspettato: il riscaldamento climatico. Lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide e Groenlandia, con conseguente riversamento negli oceani, fa sì che la rotazione sia più lenta. In ogni caso, la comunità scientifica non sa al momento cosa potrebbe accadere in futuro: Benedikt Soja dello Swiss Federal Institute of Technology ipotizza chela Terra potrebbe rallentare nuovamente, ma specifica che “non si sa mai”.