Mercoledì 24 Aprile 2024

Superlega, Guardiola: "Senza vittorie e sconfitte non è più uno sport"

Anche il tecnico del City, tra le 12 squadre fondatrici del nuovo format, si scaglia contro la neonata competizione: "Adesso mi aspetto una presa di posizione della Uefa"

Josep Guardiola (Ansa)

Josep Guardiola (Ansa)

Roma, 20 aprile 2021 - Più passa il tempo e più aumentano le voci contrarie alla contestatissima Superlega. L'ultima in ordine cronologico è quella autorevolissima di Josep Guardiola, che nella conferenza stampa di presentazione del match contro l'Aston Villa non ha usato mezzi termini per criticare la nuova competizione in embrione.

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"Non è più uno sport"

"Lo sport non è più sport quando la vittoria è garantita". Parole e musica di chi in carriera di successi ne ha collezionati parecchi, seppur in modalità diverse da quelle previste nel format inedito che vede proprio nel Manchester City uno dei soci fondatori: un'evidenza che non basta a placare la delusione dell'allenatore spagnolo. "Sostengo il mio club, di cui amo far parte, ma questo non mi impedisce di avere le mie opinioni. Innanzitutto vorrei capire in base a che criteri sono state scelte le squadre partecipanti: mi viene da pensare per esempio all'assenza di una società gloriosa e vincente come l'Ajax". La chiosa di Guardiola è ancora più dura e non risparmia neanche i piani alti del calcio europeo. "Lo sport non è più sport se non esiste più il rapporto tra fatica e risultato e se la sconfitta non ha importanza. Mi aspetto più chiarezza anche da parte della Uefa, che spesso dà l'impressione di interessarsi solo alle proprie questioni".

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