Mercoledì 8 Maggio 2024

Superlega, Perez: "Lo facciamo per salvare il calcio. E il merito sportivo c'è"

Il numero uno del Real Madrid e della Superlega: "Per capitalizzare servono gare più competitive. La Champions ormai è attrattiva solo dai quarti in poi. E sule parole di Ceferin su Agnelli..."

Florentino Perez

Florentino Perez

Madrid, 20 aprile 2021 - "Stiamo perdendo tutti un sacco di soldi a causa del virus. L'unica maniera di capitalizzare è mostrare partite più competitive". Florentino Perez spiega così, in un'intervista al El Chiringuito de Jugones, i motivi che hanno portato alla nascita della Superlega, di cui è presidente. "I giovani sotto i 24 anni, al 40%, non hanno interesse nel calcio, perché ci sono molte partite di scarsa qualità e si distraggono con altre piattaforme. Il calcio deve adattarsi, ora inizieremo con tre paesi e cercheremo di cambiare a livello mondiale questo sport per portarlo ad un livello superiore. La Champions League sta perdendo interesse, così come è accaduto alla Coppa Campioni". 

"La meritocrazia c'è"

Un concetto questo sul quale il numero uno del Real insiste particolarmente. "La Champions è attrattiva solo dai quarti in poi, prima non interessa a nessuno. Ci sono squadre che giocano e che non vengono seguite da nessuno. Stiamo facendo questo per salvare il calcio, che è in un momento critico. Un Madrid-Manchester e un Barcellona-Milan sono più attrattive di un Manchester che affronta una squadra minore in Champions". E a chi critica l'apparente mancanza di meritocrazia in questo progetto, Perez risponde: "Cinque società potranno sempre entrare per merito sportivo. Al momento siamo 12, potremo essere 15 e altre cinque che si alternano. Non possiamo inserirne 50, ci sarebbero anche la Roma, il Napoli e molte altre. Se non sarà un anno, sarà quello dopo. Siamo solidali: la Uefa concede 120-130 milioni, noi ne diamo 400". 

Messaggio a Ceferin

Uefa con la quale si è scatenata una vera e propria guerra. "Stava lavorando a un altro formato che con tutto il rispetto non capisco. Non produce le entrate necessarie per salvare il calcio. Riguardo alle minacce di esclusione dalle competizioni, i calciatori devono stare tranquillissimi, non succederà nulla di quanto detto dalla Uefa. Nessuno verrà escluso dalla Champions e nemmeno dai campionati nazionali - sottolinea Perez - Le parole di Ceferin nei confronti di Andrea Agnelli? Insulti del genere da parte nostra non verranno mai pronunciati. Assurdo, non si possono dire cose così se sei il presidente Uefa. Devono cambiare atteggiamento, non vogliamo un presidente che insulti così un presidente di un club". 

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