Giovedì 25 Aprile 2024

Un po' di stress quotidiano fa bene alla mente

Senza stress la salute fisica e l'umore sono migliori, ma le facoltà cognitive possono peggiorare. Qualche piccolo inconveniente quotidiano invece tiene attivo il cervello

I contrattempi sono fastidiosi, ma hanno i loro benefici

I contrattempi sono fastidiosi, ma hanno i loro benefici

Non tutto lo stress viene per nuocere. Esperienza quotidiana e scienza concordano sull'assunto che, meno stress ci tocca tollerare, più ci guadagniamo in termini di salute fisica e mentale. E tuttavia qualche piccolo inconveniente quotidiano, un contrattempo qua e là, potrebbero contribuire a tenere sveglie e scattanti le nostre facoltà cognitive, che viceversa invece rischiano di appannarsi.

Gli inconvenienti ci spingono a risolvere problemi

Lo sostiene uno studio della Pennsylvania State University: "È possibile che sperimentare dei fattori stressanti ci crei l'opportunità di risolvere un problema, per esempio sistemare il computer che si è bloccato durante una riunione su Zoom", spiega il professor David M. Almeida. Ovvio che non siano situazioni piacevoli, ma costringendoci a mettere in moto la mente in realtà produrrebbero dei benefici per le funzioni cognitive, in particolare man mano che si va avanti con gli anni. I ricercatori sono partiti da un quesito: se è vero che chi soffre meno di stress vive meglio, chi non ne soffre per nulla sta meglio di tutti? Per l'esperimento hanno sottoposto 2711 persone a un test per misurare la loro abilità cognitiva, quindi per otto sere consecutive le hanno interrogate in merito all'umore, allo stato di salute fisico generale, a eventuali fastidi passeggeri (mal di testa e simili), a cosa hanno fatto durante la giornata, e ancora se hanno dovuto affrontare situazioni di stress (problemi sul lavoro, discussioni in famiglia, eccetera) e se hanno goduto di esperienze positive, come una bella risata.

Senza stress la mente invecchia

Il 10% dei partecipanti ha riportato di avere trascorso giornate placide, senza alcun fattore stressante, e risultavano anche quelli con l'umore più alto e meno problemi di salute cronici. La condizione di vita ideale, quindi? Pare invece di no: le persone "a zero stress" avevano ottenuto risultati peggiori nel test cognitivo rispetto alle altre, mostrando un'età mentale più vecchia di oltre otto anni. E inoltre erano anche quelli che in media davano e ricevevano meno supporto emotivo e vivevano meno esperienze positive nel corso della giornata. Insomma: stress al minimo e salute invidiabile, ma anche mente più spuntata e meno cose belle. "Credo che i piccoli fattori di stress quotidiani possano indicare che una persona ha una vita occupata, o addirittura piena", dice Almeida; "Un po' di stress significa che ti stai impegnando nella vita". Piuttosto che sforzarci di evitarlo a tutti costi, visto che tanto fa parte dell'esistenza, dovremmo invece cambiare il modo in cui lo gestiamo: "Rispondere a un fattore di stress arrabbiandosi o preoccupandosi nuoce più alla salute di molti degli stessi fattori di stress che capita di incontrare". Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Emotion. Leggi anche: - Il bagno di casa è stato il nostro rifugio dallo stress del lockdown - Quando la tecnologia non funziona, lo stress sul lavoro raddoppia - 5 audiolibri per combattere lo stress

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