Venerdì 26 Aprile 2024

Raffaella Carrà, Madrid le intitolerà una piazza nel quartiere gay

Tutti i partiti hanno votato a favore tranne Vox, che si è astenuto. Fabrizio Marrazzo del partito Gay: "Roma faccia lo stesso"

Madrid dedica una piazza a Raffaella Carrà (Ansa)

Madrid dedica una piazza a Raffaella Carrà (Ansa)

Roma, 15 luglio 2021 - Tra qualche tempo, passeggiando per Madrid, ci si potrà imbattere in Piazza  Raffaella Carrà.  La giunta comunale madrilena infatti ha approvato la proposta di dedicare una piazza della capitale spagnola all'artista italiana deceduta il 5 luglio scorso. Tutti i partiti - rivela il sito del quotidiano El Diario - hanno votato a favore tranne Vox, che si è astenuto. L'iniziativa era stata presentata da Más Madrid "per valorizzare la memoria di questa donna, cantante, compositrice, presentatrice, ballerina, coreografa e icona di riferimento per tutti i madrileni e le madrilene e in particolare per la comunità LGBT +". E infatti piazza Raffaella Carrà si trova nel quartiere gay di Madrid la Chueca.

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"Roma faccia come Madrid"

Fabrizio Marrazzo, portavoce del partito Gay e candidato sindaco della Capitale, torna sulla sua proposta di intitolare una via o una piazza alla Raffa nazionale: la famiglia dell'artista - rivela - si è detta "onorata da tale scelta". E aggiunge: "Roma è la città dove Carrà ha vissuto, purtroppo la nostra città arriva tardi, io come annunciato all'indomani della sua scomparsa, da eletto mi impegnerò al Comune di Roma per far dedicare il tratto di strada vicino al Colosseo da noi ribattezzato Gay Street a Raffaella Carrà, dove la sua musica è sempre stata presente. Ricordo una sua intervista dove disse: anche se fisicamente non sono al Pride è come se ci fossi perché c'è sempre qualcuno che mi imita e canta le mie canzoni". 

Insomma, intitolarle la strada "sarebbe un segnale importante da parte della città di Roma dove lei ha vissuto e lavorato e da parte della nostra comunità alla quale lei è stata sempre vicina. Infatti, nel 2017 fu premiata come Icona gay per il coraggio, l'energia e libertà, premio di cui ne andava fiera. Ha sdoganato la libertà di amare e di essere se stessi in anni molto più difficili come negli anni '60 e 70. La sua musica da sempre è un cult dei Pride e dei locali LGBT+ in Italia e non solo e continuerà ad esserlo anche dopo la sua scomparsa". 

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