Raffaella Carrà: i funerali. "In cielo la troveremo in prima fila"

Le esequie nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli chiudono la tre giorni di addio all'artista più amata dagli italiani

Il feretro di Raffaella Carrà in chiesa durante il funerale (Ansa)

Il feretro di Raffaella Carrà in chiesa durante il funerale (Ansa)

Roma, 9 luglio 2021 - Ultimo atto, oggi, dei tre giorni di addio a Raffaella Carrà. Dopo il corteo funebre, partecipatissimo, per le vie di Roma e il commovente saluto dei fan alla camera ardente in Campidoglio (Video: l'arrivo di Japino), oggi a mezzogiorno c'è stato il funerale, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli. Un evento che chiude i tre giorni di addio alla Raffa nazionale, artista amatissima, forse la più amata dagli italiani.

Ore 12.10 - Il feretro di Raffaella Carrà è arrivato nella basilica, la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha accolto la bara di legno spoglio, ultima volontà della regina della tv. Dalla scalinata della basilica la bara è stata portata a spalla nella chiesa. Ad attenderla, oltre alla Raggi, anche il fedele compagno di sempre Sergio Japino. Non ci sono fiori né orpelli, soltanto la bara di legno grezzo, come desiderava l'artista. Il feretro è stato accolto dagli applausi della piazza, quando sul maxi schermo in Campidoglio è stato trasmesso il momento dell'arrivo del feretro.

Ore 12.20 - Frate Simone Castaldi ha introdotto la cerimonia funebre per Raffaella Carrà con parole contro la retorica: "Il dolore è tanto, la retorica sarebbe una facile scappatoia, ma Raffaella ci salverà dalla retorica, lei è stata tante cose ma retorica mai". E ha aggiunto: "Chissà se ci si rende conto di quanto sono importanti gli artisti, quanto fanno bene alla gente. In cielo sarà una festa ritrovarsi tutti insieme e proprio perché sarà una festa, sono sicuro che troveremo Raffaella lì, in prima fila".

Ore 12.40 - "Devo fare un annuncio: Raffaella è tornata spesso a San Giovanni Rotondo anche in forma privata, ed era suo desiderio tornarci. L'urna di Raffaella dunque, tornerà a San Giovanni Rotondo, e farà tappa lì prima di andare verso il Monte Argentario -  ha annunciato padre Francesco Di Leo al termine della omelia - Per questo, non appena sarà possibile con Sergio Japino ci organizzeremo". 

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Ore 13.16 -   Lunghi minuti di applausi nella basilica a in Piazza del Campidoglio in omaggio a Raffaella Carrà, dopo le parole della famiglia lette da Lorena Bianchetti. "Che Grande donna, che grande artista che grande persona, è stata personaggio simbolo che ha scavalcato un secolo e un millennio. Forse solo ora vediamo quello che è è stata, un regalo", ha commentato Bianchetti commossa. L'applauso "anche oggi - ha concluso - è tutto per te". E uscendo dalla chiesa per accompagnare sul sagrato la semplice bara, anche i frati officianti si sono fermati ad applaudire. 

Ore 13.18 - La funzione termina con uno scrosciante applauso, che prosegue anche sul sagrato della basilica. Un applauso lunghissimo, che ha ritardato la partenza del carro funebre. Da un lato all'altro della piazza risuonano anche le note e i testi delle canzoni di Raffaella Carrà.  Decine di persone stanno assistendo alla funzione, con ombrelli parasole. In piazza anche la Protezione Civile che sta distribuendo bottigliette d'acqua.

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L'omelia dei frati cappuccini

"Il bene che ha seminato - ha detto fra Simone Castaldi durante l'omelia - è un bene senza colore e senza bandiere". Il frate ha poi rivolto un "ringraziamento a Dio per tutto il bene che ci ha dato", auspicando che la cerimonia possa costituire "una restituzione di un po' di quel bene e di quella felicità che Raffaella ha dato".  Raffaella Carrà era "una donna straordinaria che ha saputo conquistare il cuore di milioni di persone. Certamente molto altro rispetto ai lustrini, paillettes", Raffaella "è stata molto di più di quello che si è visto e sentito di lei", ha aggiunto il cappuccino di San Giovanni Rotondo, a cui la Carrà e anche il suo ex compagno Japino, devoti a Padre Pio, erano legati da un rapporto di amicizia.  "Sergio (Japino, ndr) ha sottolineato la sua umanità. L'umanità è quanto fa la differenza in questo mondo - ha aggiunto il frate - Ciò che tocca il cuore dell'uomo è la capacità di arrivare a chi ci sta di fronte, di toccare il cuore dell'altro". L'umanità "è ciò che rende le nostre esistenze su questa terra più belle e più ricche", ha aggiunto. "E' la barca su cui sceglie di salire il figlio di Dio nella sua incarnazione". 

"Raffaella, vai in pace e goditi il meritato riposo nella fiesta del cielo". Sono le toccanti parole con cui uno dei frati cappuccini di san Giovanni Rotondo ha concluso l'omelia del rito funebre per Raffaella Carrà. "Raffaella credo ci lasci questo insegnamento, questo esempio", ha aggiunto il cappuccino, "la consapevolezza che con il suo talento artistico poteva dare molto ad ogni persona, e che ogni persona è preziosa e meritevole di attenzione e di rispetto umano".   Qualcuno in questi giorni "ha sottolineato il suo atteggiamento inclusivo - ha detto - Tutti coloro che entravano in contatto con lei si sentivano compresi e accettati, mai un giudizio sprezzante ma solo un sorriso accogliente che raggiungeva l'altro, solo una carezza sincera".  Il frate ha poi ricordato la devozione dell'artista a Padre Pio. "Quasi 20 anni fa, quando la Provvidenza ti portò a San Giovanni Rotondo, dicesti 'io mi sto innamorando di Padre Pio' - ha detto sull'altare - Oggi mi piace immaginare che sia lui a riservarti una sorpresa favorendo il ricongiungimento con i tuoi cari, in particolare con la tua mamma, e con tuo fratello che le tue preghiere non riuscirono a strappare da una prematura morte". E ancora: "La dignità e il silenzio con cui hai voluto congedarti da noi ci conferma il sentimento di grande affetto, di stima e di gratitudine che oggi vogliamo manifestarti". 

Lintervento della sindaca Raggi

"Grazie Raffaella": la sindaca di Roma Virginia Raggi comincia così il suo saluto a Raffaella Carrà. "Parole semplici che ci uniscono, siamo tutti qui a salutarti, inchiesa, in piazza, nelle case". Raffaella, dice la sindaca di Roma "riusciva a parlare a tutti anche i più semplici, un'icona che ha varcato i confini nazionali, uno straordinario successo, il suo, dovuto ad un talento innato che accompagnava con una puntualità e una precisione del lavoro e dello studio e un ingrediente segreto, un grande carisma, la capacità di trascinare e travolgere tutti quelli che lavoravano con lei o che semplicemente la guardavano in tv. Credo che tutti possano concordare su un aggettivo per lei, indimenticabile, Roma era diventata la sua città e noi romani non la dimenticheremo. Ciao  Raffaella, grazie per quello che hai fatto e che ci hai lasciato". 

Funerali in diretta Rai

Come già ha fatto per i due precedenti appuntamenti, la Tv pubblica trasmetterà oggi in diretta su Rai1, a cura del Tg1, i funerali: l'ultimo saluto a Raffaella andrà in onda a partire dalle ore 11.40 con la cronaca dei giornalisti del Tg1 Giuseppe La Venia ed Elena Di Vincenzo, e con la partecipazione di Filippo Di Giacomo. Ampio spazio alla cerimonia funebre sarà dato anche su RaiNews24, che aprirà continue finestre informative durante le edizioni in onda dalle 12.

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L'appello di Japino

Il giorno della morte, Sergio Japino ha voluto lanciare un appello ai fan, una sorta di appuntamento virtuale nazionale: "Faccio un appello: chiedo a tutti i suoi fans, in Italia, nel mondo, nelle chiese dei piccoli paesini come in quelle delle grandi città, di darsi appuntamento alle ore 12 di questo venerdì, per offrire tutti insieme l'ultimo saluto virtuale a Raffaella". 

Lo speciale stasera sulla Rai

Questa sera Rai1 omaggia ancora una volta, nel giorno dei funerali, Raffaella Carrà con uno speciale di Techetechetè realizzato per dedicare alla grande artista una prima serata in onda dalle 20.35 alle 22. Intitolata semplicemente "Raffaella", la puntata è curata da Salvo Guercio. Costruito seguendo la lunga e ricca carriera di Raffaella, il programma regalerà ai telespettatori i momenti di intrattenimento più amati dalla stessa Carrà con una particolare sezione dedicata ai trionfi internazionali e alle esibizioni inedite sui palcoscenici di tutto il mondo.  Si partirà dal debutto televisivo come showgirl in "Io, Agata e tu" del 1970, passando per "Canzonissima", "Ma che sera", "Fantastico", "Carramba che sorpresa", fino all'ultimo "A raccontare comincia tu", che la vedeva raccontarsi insieme ai suoi ospiti attraverso aneddoti curiosi e aspetti inediti della sua straordinaria storia professionale e umana. 

La fiction su Raffaella

Giancarlo Leone, l'ex dirigente Rai e presidente di Apa (Associazione italiana dei produttori di audiovisivo), annuncia al Messaggero: ''In un prossimo futuro i produttori cercheranno di raccontare in una serie la grande storia professionale e umana di Raffaella. Credo che presto ce lo chiederanno anche dalla Spagna e dall'Argentina, dove è amatissima''. ''Sarebbe interessante riflettere sul ruolo che ha avuto - aggiunge - raccontando la storia della tv italiana attraverso la sua vita''.  

 

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