Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid, Bassetti: no quarantena per i lavoratori essenziali, se asintomatici

L'appello dell'infettivologo: lasciamo lavorare gli asintomatici. "Fare i tamponi a chi è sano non ha senso, blocchiamo il Paese. Le scuole chiuse? I contagi si moltiplicano comunque. Con Omicron arriverà l'immunità naturale"

Matteo Bassetti, 51 anni, infettivologo

Matteo Bassetti, 51 anni, infettivologo

Roma, 5 gennaio 2022 - "Con Omicron il tracciamento compulsivo non ha senso, stiamo andando verso un lockdown di fatto. I sanitari e altri lavoratori essenziali, se positivi ma asintomatici, devono essere esentati dalla quarantena e poter lavorare". Lancia il suo appello Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.

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Le regole per la quarantena e il rientro alla socialità, con la difficoltosa riattivazione dei Green pass, stanno bloccando l’Italia. Cosa deve fare il governo per non paralizzare il Paese?

"Servono due binari separati, uno per i lavoratori essenziali, come i sanitari, e uno per tutti gli altri. Il medico o l’infermiere positivo asintomatico deve lavorare: ha tre dosi e veste per ore i dispositivi di protezione. Oggi se non vogliamo che gli ospedali si fermino serve un cambio di passo del governo. In più, le regole del governo di fine anno non vengono applicate da molte aziende, che tengono ancora in isolamento i dipendenti per 14 giorni. Oggi, con questa circolazione del virus, non possiamo considerare i 190mila contagiati quotidiani tutti uguali: solo i sintomatici si devono isolare". 

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Oltre ai sanitari, quali sono le categorie professionali per le quali bisogna annullare la quarantena?

"I lavoratori della scuola, dei trasporti e della grande distribuzione. Il governo deve agire rapidamente, andiamo verso 350mila casi al giorno e in 10 giorni avremo 3 milioni di italiani positivi".

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Il calcio rischia di fermarsi per l’ondata di contagi. E così molti settori economici e i servizi essenziali. Chi invocava il tracciamento come panacea di tutti i mali aveva clamorosamente visto male: fare 1 milione di tamponi al giorno crea solo danni o no?

"La gente si fa un tampone per moda, perché gli garba, ormai. Basta fare tamponi agli asintomatici, adesso non ha senso: un anno fa probabilmente sì. Il contact tracing è andato perso e stiamo implodendo. Non c’è il lockdown del governo, ma dalle quarantene".

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Governo propone regole specifiche e cavilli burocratici per la frequenza della scuola in presenza e il passaggio in Dad. Non avrebbe più senso trovare incentivi per vaccinare i bimbi?

"I ragazzi non si contagiano a scuola, ma fuori: questo è palese. Chiudere le scuole sarebbe una follia: la diffusione si moltiplicherebbe, come succede ora che gli istituti sono chiusi. La campagna vaccinale dei più piccoli sta andando male, vediamo più avanti".

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Fare screening a tappeto sui bimbi, come sta avvenendo sugli adulti, avrebbe senso?

"Si troverebbero una marea di positivi e si chiuderebbero tutte le scuole: allora è inutile riaprire così. Torniamo alla logica medica: se un bambino ha il raffreddore o la febbre sta a casa, se sta bene va in classe".

In fila nelle farmacie il 90 per cento dei clienti che va a farsi i tamponi non ha sintomi e lo fa per precauzione o perché . Ma ha senso tutto ciò?

"Omicron è talmente veloce, che coi tamponi non ci stai dietro. Nel 99% dei casi è un raffreddore o un’influenza, se blocchiamo il Paese perdiamo tutto il lavoro fatto in due anni. Torniamo alle stagioni influenzali, con i vaccini e le protezioni individuali per i immunizzati e i fragili. Gli altri si contageranno a prescindere dalle restrizioni".

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Stiamo correndo verso l’immunità di gregge naturale, grazie ai vaccinati e ai contagiati di massa?

"E' fisiologico. Ma l’immunità dura pochi mesi, come tutti i coronavirus. Sei sempre protetto dalla forma grave di malattia, ma dopo 4 mesi puoi reinfettarti".

L’Inghilterra, alla fine dei conti, ha visto giusto a tenere tutto aperto trovando risultati positivi dal maxi esperimento sull’immunità naturale?

"Chiudere Omicron è impossibile, sarebbe come come chiudere l’aria in un barattolo. Per altri due mesi picchierà. Alla fine Omicron è meglio di Delta, ma certamente niente sarebbe meglio di tutto".

Come sta Antonio Cassano?

"Domani va a casa. Sgombro il campo da fake news: Cassano era vaccinato. Ecco, se non lo fosse stato probabilmente dovevamo intubarlo e, per questioni fisiche, avrebbe rischiato grosso. Ha avuto un brutto Covid, con un principio di polmonite che poteva essere devastante. Faticava a respirare così lo abbiamo ricoverato: Cassano è la prova che i vaccini funzionano. Lo ha detto lui stesso: 'meno male che avevo fatto le iniezioni'".

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