Giovedì 2 Maggio 2024

Natale 2020 col Covid: come sarà. Dossier sul tavolo del governo

Molte raccomandazioni ma anche divieti (pochi). Locatelli: "Misure per non vanificare gli sforzi". Cenoni con chi vuoi ma "tra pochi intimi". Dovremmo poter andare a messa. Il ministro Guerini: "Niente regole". Pregliasco: "Pranzi senza nonni"

Natale ai tempi del Covid (Ansa)

Natale ai tempi del Covid (Ansa)

Roma, 14 novembre 2020 - Finita ormai quasi tutta l'Italia in zona arancione o rossa con l'ultima ordinanza anti-Covid di ieri (13 novembre) del ministro della Salute Roberto Speranza, l'attenzione degli italiani e del governo è ormai rivolta al Natale. Come potremo trascorrere questo primo Natale dell'era Covid? Potremo riunirci attorno ad un tavolo con parenti (soprattutto) e amici? Ci saranno restrizioni e magari un Dpcm apposito? Il dossier è già sul tavolo del premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Ad oggi possiamo dire che ci saranno pochi divieti e tante raccomandazioni e che di certo nessuno busserà alla nostra porta per sapere con chi siamo. (L'articolo prosegue sotto la mappa)

Bollettino Coronavirus Italia del 15 novembre

Zona arancione e rossa, cosa cambia: regole e divieti

La nuova mappa dell'Italia

La mappa colorata dell'Italia in Pdf

Gli scenari

E' chiaro che molto dipenderà dall'andamento del contagio (qui il bollettino del 13 novembre): importante sarà verificare come stanno andando le cose già il 3 dicembre quando scadrà il Dpcm che ha diviso l'Italia in tre zone. Soprattuto fondamentale sarà la curva dell'indice di contagiosità Rt sceso ieri a 1,43 (qui l'ultimo monitoraggio settimanale dell'Iss). Danno speranza le parole di oggi del presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli"Iniziale decelerazione della curva" che però è molto chiaro: "Non possiamo pensare che Natale faccia eccezione, ovviamente l'auspicio è di arrivarci con l'Rt piu basso possibile ma non possiamo poi pensare di fare eccezioni in quel periodo dando luogo ai festeggiamenti cui eravamo abituati. Andranno tenute presenti tutte le misure per non vanificare gli sforzi che stiamo facendo e faremo fino al periodo natalizio".

Natale / Pochi intimi

Una cosa sembra probabile, considerando gli ultimi rumors: la sera del 24 e il giorno del 25 dicembre si potrà cenare insieme, ma sempre "tra pochi intimi" e sempre col rispetto delle solite norme, mascherine e distanza. Se le condizioni lo permetterano ci sarà un allentamento dei vincoli, primo fra tutti il coprifuoco dalle 22 alle 5. 

L'altra cosa che sembra certa - almeno a condizione che la situazione non precipiti, non dovrebbe esserci una norma che imponga il numero dei convitati ammessi. Soprattutto una che ci obblighi a limitare gli inviti ai parenti di primo grado: insomma dovremmo poter invitare chi vogliamo, parenti o amici che sia. Conte ("Natale è spiritualità") non ne vuole sapere di un divieto di questo genere. Certo bisognerà limitarsi a "pochi intimi".

Natale / Gli spostamenti

Adesso nelle zone rosse o arancioni gli spostamenti sono vietati tra regioni diverse e comuni. Se il divieto dovesse restare in vigore anche a Natale dovrebbe comunque essere consentito il ritorno a casa ad esempio agli studenti fuori sede o ai lavoratori.

Natale / La messa

Le chiese dovrebbero restare aperte e quindi potremo andare alla tradizionale messa di mezzanotte il 24 e a quelle del giorno di Natale. Ovviamente rispettando tutte le regole di sicurezza attualmente già in vigore o a quelle ulteriori che saranno prese.

Guerini: "Niente regole"

Sul Natale è intervenuto questa mattina a Milano il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che che sembra confermare quest'ultimo scenario. "Non c'è bisogno di regole per vivere il Natale da dare alle persone, lo fanno da sole, perché tutti siamo seri, responsabili e consapevoli che il nemico si affronta anche attraverso comportamenti individuali quotidiani. Credo che forza di volontà e responsabilità saranno presenti in tutte le fasi che attraverseremo, anche nella fase natalizia. Mi auguro possa essere un momento in cui le persone vivono soprattutto il momento della serenità".

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Pregliasco: "A Natale pranzi senza i nonni"

Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Virologia all'Università Statale e direttore sanitario del Galeazzi di Milano, ritiene che a Natale i contagi saranno diminuiti "ma - ha detto in un'intervista alla Stampa - non dovremo ripetere gli errori estivi. Ogni contatto rimarrà a rischio". Quanto al pranzo di Natale si potrà fare anche se "i nonni sarà meglio lasciarli a casa. Genitori e figli al massimo".