Domenica 19 Maggio 2024

Morti sulle Alpi svizzere, identificato il quinto italiano morto

Sei gli alpinisti che hanno perso la vita, di cui 5 italiani. Il procuratore: "Per ora nessuna ipotesi di reato" LA TESTIMONIANZA / "Io, vivo grazie all'esperienza" Alpi Svizzere, due morti a Chamonix. Due sulle Alpi Bernesi. Una sul Monte Bianco Tragedia sull'Himalaya, morto l'italiano Simone La Terra Alpi svizzere, un'altra vittima di Como: morto l'infermiere Andrea Griginioni

Marcello Alberti e Gabriella Bernardi, due degli escursionisti morti (Ansa)

Marcello Alberti e Gabriella Bernardi, due degli escursionisti morti (Ansa)

Bolzano, 2 maggio 2018 - Sei scialpinisti, di cui 5 italiani, sono morti nella tragedia sulle Alpi svizzere tra la Pigne d'Arolla e il Mont Collon, e oggi Giovanni Paolucci, fratello di Betti, una delle tre vittime bolzanine, ha appreso dalla polizia del canton Vallese che gli alpinisti "hanno cambiato percorso nella speranza di raggiungere il rifugio ancora con il bel tempo, ma a 550 metri dalla meta sono rimasti bloccati dalla tempesta". "800 metri di dislivello in salita e 1.000 in discesa non sono davvero tanti - ha aggiunto Paolucci -, il problema è stato la quota, visto che il punto massimo si trovava a 3.800 metri, che mi sembra un pò tanto", ha spiega Paolucci, che come la sorella è uno scialpinista esperto. "Le foto scattate alle 9 del mattino - ha raccontato - mostrano il cielo sereno, mentre due, tre ore dopo è arrivata la tempesta con raffiche a 100 km/h".

L'INCHIESTA - L'inchiesta sulla morte degli scialpinisti è "ancora in corso" e al momento "non vi sono ipotesi di reato: è stato semplicemente aperto un fascicolo per determinare le circostanze dei decessi". E' quanto ha precisato Nicolas Dubuis, procuratore generale del Cantone Vallese, interpellato dall'ANSA. "L'inchiesta è fatta per chiarire cosa sia successo nella zona della Pigna d'Arolla, quando si vedrà cosa è successo valuteremo se ci sono ipotesi di reato penale o meno".

Ennesima tragedia: due scialpinisti morti sulle Alpi bellunesi (foto sotto)

Enrico Frescura, 30 anni, e Alessandro Marengon, 28 anni (Ansa)
Enrico Frescura, 30 anni, e Alessandro Marengon, 28 anni (Ansa)

VIDEO Chi sono le vittime

LE VITTIME - Come detto cinque vittime sono italiane. Si tratta della guida del gruppo Mario Castiglioni, che nel disperato tentativo di ritrovare la via per il rifugio de Vignettes è precipitato dalle rocce, Andrea Grigioni, un comasco di 45 anni residente a Lurate Caccivio che lavorava come infermiere in Svizzera e tre amici bolzanini esperti di montagna: l'insegnante 47enne Elisabetta Paolucci e la coppia Marcello Alberti e Gabriella Bernardi, entrambi di 53 anni, lui noto commercialista lei responsabile delle risorse umane alla Thun. La sesta vittima è una donna bulgara di 52 anni: si tratta, anche se non ci sono conferme ufficiali, della moglie di Castiglioni, Kalina Damyanova, anche lei esperta scialpinista. Oggi i familiari hanno fatto sapere che è arrivato il nulla osta per il rientro delle salme delle vittime italiane, previsto però solo nei prossimi giorni.

LA TESTIMONIANZA / "Io, vivo grazie all'esperienza"

IL GRUPPO IN PARTENZA

Alpi Svizzere, due morti a Chamonix. Due sulle Alpi Bernesi. Una sul Monte Bianco