Lunedì 29 Aprile 2024

Caso Resinovich, il procuratore: “Consulenza medico legale è la chiave”. Il marito: “Lilly una donna ferita, cosa mi aspetto dalle indagini”

Sebastiano Visintin: “Mia moglie potrebbe essersi trovata in un vortice che non si aspettava”. L’avvocato Gentile: “Aspettiamo fiduciosi”

Trieste, 27 settembre 2023 – La chiave del caso Liliana Resinovich “è la consulenza medico-legale, affidata a un’esperta di prim’ordine”. Che è poi Cristina Cattaneo, l’antropologa di Yara Gambirasio.

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Caso Resinovich, le parole del procuratore

Parole di Antonio De Nicolo, procuratore capo di Trieste. Che a febbraio aveva chiesto di archiviare come suicidio la morte della 63enne sparita da casa la mattina del 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere il 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico, poco distante dalla casa divisa con il marito Sebastiano Visintin.

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Quella consulenza permetterà di “vedere se siamo nel giusto o se c'e' un'altra dinamica", ha dichiarato De Nicolo. In questi giorni alle prese con un secondo mistero, quello del cadavere legato e bendato, anche in quel caso la procura non esclude il suicidio. “Fino all’autopsia non ci sbilanciamo”, ha però osservato oggi De Nicolo.

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L’attesa dell’avvocato Gentile

Nicodemo Gentile, presidente di Penolope e avvocato che assiste Sergio Resinovich, il fratello di Lilly –convinto da sempre che la sorella sia stata uccisa -, smorza ogni polemica. “Vogliamo collaborare con la procura per l’accertamento della verità – dichiara al telefono -. Aspettiamo fiduciosi”. E non si sbilancia nemmeno sui tempi. L’aspetto medico-legale è comunque centrale nella richiesta di opposizione presentata per conto del fratello (le altre due sono di marito e nipote). E quei dubbi sono stati sposati in pieno dal gip che ha richiesto una serie di approfondimenti, tuttora in corso. L’ipotesi nuova del fascicolo, omicidio, è funzionale agli accertamenti. 

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I dubbi del marito Sebastano Visintin

Ma il caso Resinovich potrebbe rimanere un mistero per sempre? Lo teme Sebastiano, marito di Lilly. A lungo sotto i riflettori – soprattutto in tv – assieme a Claudio Sterpin, 82 anni, l’amico ritrovato della 63enne, l’uomo che ha sempre raccontato: Liliana voleva rifarsi una vita con me.

"Spero dal profondo del cuore che si riesca a fare luce su quello che è successo a mia moglie  – commenta al telefono con Qn.net Sebastiano -. Lilly potrebbe essersi trovata in un vortice che non si aspettava. A distanza di tempo e ascoltando un po’ tutti, secondo me era una donna ferita da alcune persone. Però amava la vita e non aveva alcun motivo per suicidarsi. Almeno in apparenza”.

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