Mercoledì 24 Aprile 2024

Champions League, Milan-Liverpool 1-2: Salah e Origi estromettono i rossoneri dall'Europa

Gli uomini di Pioli passano al 28' con Tomori ma pagano gli errori dei singoli e subiscono la rimonta degli inglesi. La vittoria dell'Atletico sul Porto, preclude poi al Milan anche l'accesso ai playoff di Europa League

Salah (ANSA)

Salah (ANSA)

Milano, 7 dicembre 2021 – Si ferma la corsa europea del Milan che non riesce a compiere l’impresa e viene sconfitto in rimonta 2-1 dal Liverpool, venendo così costretto ad abbandonare il sogno di continuare il suo percorso in Champions League. Oltre al danno, però, per gli uomini di Pioli arriva anche la beffa, perché il successo dell’Atletico sul Porto regala il secondo posto agli spagnoli e il terzo ai portoghesi che estromettono così il Milan anche dalla corsa ai playoff per entrare in Europa League. A punire il Milan, che era passato in vantaggio al 28’ con il gol di Tomori, sono stati gli errori singoli che hanno permesso al Liverpool prima di pareggiare i conti con Salah al 35’ e poi di piazzare il colpo del definitivo sorpasso con Origi a inizio ripresa. Questa sera all’appello sono mancate soprattutto la classe e la leadership di giocatori come Ibrahimovic – poco coinvolto dai compagni ma anche poco incisivo in zona gol -, Kessié, Tomori – autore, come detto, del gol ma anche di un grave errore sul 2-1 – e Theo Hernandez. Il Milan, costretto a fare i conti ancora una volta con assenze pesanti come quella "last minute" di Leao, esce comunque a testa alta dall’Europa perché anche questa sera ha saputo per larghi tratti del match tenere testa a una corazzata come quella guidata da Klopp; un passo in avanti nel processo di crescita dei rossoneri, destinati negli anni a venire a conquistarsi un posto di rilievo nell’Europa che conta. Ora resta soltanto il campionato agli uomini di Pioli che potrebbero però trarre giovamento dall’unico impegno settimanale e cercare di ripercorrere le orme seguite lo scorso anno dall’Inter.

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Le scelte di formazione di Pioli e Klopp

Pioli punta ancora sul collaudatissimo 4-2-3-1 dando fiducia in difesa a Kalulu che fa reparto con Tomori, Romagnoli e Theo Hernandez. In mediana ci sono Kessié e Tonali mentre, vista anche l’assenza di Leao, è inedito il trio di trequartisti a supporto di Ibrahimovic, formato da Messias, Diaz e Krunic. Ampio turnover per Klopp che non rinuncia però al suo 4-3-3: insolito il pacchetto di difesa composto da Williams, Phillips, Konate e Tsimikas. Le sorprese a centrocampo sono il 2002 Morton e Minamino che fanno repartp con Oxlade Chamberlain. Davanti, infine, il tridente composto da Salah, Origi e Mané.

 

Primo tempo

Fase di studio nella prima mezzora, nella quale il Milan attende con pazienza le mosse di un Liverpool che non rinuncia a prendere l’iniziativa ma non affonda neppure il colpo quando si avvicina all’area di rigore degli uomini di Pioli. La strategia rossonera paga i giusti dividendi perché al 28’, al primo, affondo, il Milan sfrutta l’occasione e passa in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, infatti, Romagnoli costringe Alisson agli straordinari, ma sulla respinta del portiere brasiliano si avventa Tomori che con freddezza insacca l’1-0 milanista. La risposta del Liverpool è da grande squadra: i “Reds” si riversano infatti subito nella metà del campo difesa dal Milan alzando la pressione e trovando il pareggio al 35’: Chamberlain sfonda in percussione e salta con estrema facilità Kessié arrivando poi al tiro respinto da Maignan sui piedi di Salah che a pochi passi dalla porta rossonera non può che mettere a segno il colpo dell’1-1. Una doccia fredda per il Milan che non riesce a coinvolgere nella manovra Ibrahimovic e in certe situazioni presta troppo il fianco alle accelerazioni inglesi ma riesce quantomeno a difendere l’1-1 fino al duplice fischio di Makkelie che mette fine a un primo decisamente equilibrato.

La ripresa

 

 

I rossoneri escono dagli spogliatoi con il giusto piglio e provano subito ad alzare i ritmi, ma è il Liverpool al 47’ a tentare per primo la conclusione con Minamino che però calcia alto sopra la traversa della porta milanista. L'urlo di San Siro esplode un contatto in area tra Tsimikas e Kessié, ma di colpo si ammutolisce al 54’ quando Tomori commette un grave errore e regala il pallone a Manè che calcia con forza la palla verso Maignan, la respinta del portiere rossonero finisce però dritta sulla testa di Origi che da posizione assai invitante griffa l’1-2 inglese. Con le spalle al muro, Pioli prova allora a mescolare le carte con gli inserimenti di Bennacer e Saelemaekers al posto di Tonali e Diaz e di Florenzi al posto di Kalulu. Cambi anche per Klopp che fa rifiatare Manè e Salah inserendo Keita e Gomez. A giocare con maggiore fluidità – anche grazie al vantaggio trovato – è sempre il Liverpool che al 69’ sfiora il tris con un altro colpo di testa di Origi che si spegne di poco sul fondo. Velleitaria la risposta rossonera al 76’ con Theo Hernandez, protagonista di una bella sgroppata che si chiude però con un tiro troppo debole. Bakayoko per Krunic è l’ultima carta che si gioca Pioli per scuotere il suo Milan e il francese all’84’ si presenta servendo un pallone in profondità per Kessié che a tu per tu con Alisson si divora il pareggio tirando la palla addosso al corpo del portiere brasiliano. I rossoneri si riaccendono all’improvviso con l’ivoriano che ci riprova anche all’86’ ma questa volta, di testa, non inquadra lo specchio della porta inglese. L’ultima occasione della serata è però del Liverpool che all’inizio del recupero sfiora il tris al culmine di una grande ripartenza con Oxlade Chamberlain, fermato dall’intervento provvidenziale di Maignan.ù

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