Giovedì 2 Maggio 2024

Bianchello del Metauro. Un piacere conviviale

Floreale e soave, interessa 18 comuni fra mare e collina

La nostra storia. Un fiume, il Metauro; una battaglia, quella tra Nerone e l’esercito cartaginese; un periodo storico lontanissimo, gli inizi del II secolo a.C.. Questi tre elementi ci riportano alla specifica denominazione, cui, tra le peculiarità, viene attribuito anche un piacevole appagamento al palato già dei soldati delle legioni Romane impegnati nella battaglia.

La denominazione contempla anche le tipologie Superiore, Spumante e Passito.

Il territorio. Un piacevole percorso dove le colline dell’entroterra portano al mare lungo la strada maestra delineata dal fiume Metauro. Interessa 18 comuni compresi tra il mare Adriatico e i monti della Cesana situati nella fascia preappenninica nel comune di Urbino. Un’alternanza di rocche medievali, monasteri, pievi e oliveti accompagnano le vigne in questo contesto rurale dolce e armonioso. Terre di origine alluvionale e sedimentaria nelle zone vallive, più argillose e consistenti nell’entroterra, che man mano lasciano il posto a crinali di arenaria e sabbia vicini alla costa.

Caratteristiche. Nel Bianchello del Metauro Doc eccellono componenti floreali, soprattutto nelle versioni più giovani. Per declinare poi in note fruttate e vegetali di erbe di campo, dando vita ad un vino piacevolmente abbinabile a piatti di pesce, carni bianche cotte al forno e alla griglia.

Al calice si esalta il suo colore giallo paglierino, brillante e con riflessi verdi. Mela, ananas e biancospino stimola- no la parte olfattiva mentre al gusto prevalgono i fiori bianchi e la mela in un insieme dove spicca la sapidità e l’acidità intensa. Questa denominazione è conosciuta per la grande beva, un vino conviviale da consuma- re fresco e, se quello prodotto in prossimità della costa risulta ‘spiritoso e allegro’ quello dell’entroterra si presenta come più tenue e delicato; in ogni caso sempre armonici e soavi.