Martedì 29 Aprile 2025
MARIATERESA MASTROMARINO
Vinitaly

Zaia: "Un’edizione con ancora più presenze"

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, il Vinitaly sta volgendo al termine. Che edizione è stata? "È andata bene, nella giornata...

Zaia: "Un’edizione con ancora più presenze"

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, il Vinitaly sta volgendo al termine. Che edizione è stata?

"È andata bene, nella giornata di lunedì abbiamo registrato un incremento del 7% delle presenze. E siamo il primo vigneto d’Italia con 12 milioni di ettolitri, 103mila ettari coltivati e 80mila addetti ai lavori. E contiamo 2 miliardi e 926 milioni di export, che equivale al 37% della tasca nazionale".

Numeri da record anche nel distretto di VeronaFiere?

"Questa rassegna è unica nel suo genere, con quattromila aziende espositrici, 30mila buyers e 140 Paesi rappresentati. Insomma, chi vuol far parte del mondo del vino deve venire qui al Vinitaly, da tutto il mondo".

In molti dicono che questa sia stata l’edizione dei dazi più che del vino...

"Ogni Vinitaly ha la sua pena. Premetto che io sono contro i dazi e andrebbero tolti, ma ancora non sappiamo quali saranno le ricadute. Il primo effetto reale che questi producono è quello psicologico, perché entra in gioco un elemento di novità e questo manda in fibrillazione i mercati in equilibrio. Ma tante aziende in fiera mi hanno raccontato di aver concluso degli ordini con gli americani. Certo, è fondamentale però proteggerci. L’Europa deve muoversi velocemente e bisogna prestare attenzione ai contro-dazi, per evitare l’effetto boomerang sul Pil europeo ipotizzato dalla Bce. E bisogna andare a trattare: come diciamo in Veneto, si prendono più mosche con il miele che con l’aceto".

Che ruolo potrebbe avere l’Italia in questo scenario?

"Potrebbe giocarsi un ruolo unico, perché tra i Paesi G7 europei, l’Italia è l’unica ‘Usa friendly’ e ‘Trump-friendly’. Noi potremmo diventare l’elemento di ponte tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea".

Serve collaborare con gli Stati Uniti?

"Da una parte d’Europa sono percepiti come nemici, io penso che gli Usa abbiano portato qui la democrazia, facendoci uscire dal nazifascismo, e hanno dato un nuovo rinascimento al Paese. Restano amici, abbiamo anche le basi Nato a Vicenza, è giusto continuare a investire su questa amicizia".

Torniamo al vino: la 58esima edizione della kermesse è già in cantiere?

"La manifestazione non si ferma mai, con iniziative che vanno in giro per tutto il mondo: negli Usa, in Asia, in America Latina e arrivando anche in Estremo Oriente. Questo per noi non è il consultivo di un anno, ma è l’apertura di un nuovo ciclo".

Mariateresa Mastromarino