Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Tunisia convoca l'ambasciatore italiano. "Stupore per le frasi di Salvini"

Il ministro dell'Interno: "Pronto a incontrare il mio omologo tunisino" Migranti, le dichiarazioni di ieri di Salvini. "Tunisia esporta spesso galeotti" Il piano rimpatri di Salvini: "Un centro in ogni regione". Coro di no dai sindaci leghisti

Matteo Salvini a Pozzallo (Ansa)

Matteo Salvini a Pozzallo (Ansa)

Roma, 4 giugno 2018 -  Si apre un caso diplomatico tra Italia e Tunisia. A innescarlo le dichiarazioni di Matteo Salvini (qui le frasi sulla Tunisia), rilasciate ieri dopo le stragi di migranti avvenute nel Mediterraneo, con 46 morti al largo proprio della Tunisia e 9 nell'Egeo. L'ambasciatore italiano a Tunisi, Lorenzo Fanara, è stato convocato nel pomeriggio al ministero degli Esteri tunisino dove il governo gli ha comunicato 'de visu' "la profonda sorpresa per le dichiarazioni" di Salvini, ministro dell'Interno "che non riflettono il livello di cooperazione tra i due Paesi nella lotta all'immigrazione irregolare". Domenica, in un comizio a Pozzallo, Salvini aveva detto che la Tunisia "esporta spesso galeotti". Oggi il ministro dell'Interno, dopo la mossa di Tunisi, ha detto che "c'è la più ferma disponibilità a incontrare nel più breve tempo possibile il mio omologo tunisino per aumentare e migliorare la cooperazione nel reciproco interesse sul fronte della sicurezza, immigrazione e contrasto al terrorismo". E ha aggiunto: "Non voglio entrare in altri meriti che sono evidenti, ognuno giustamente difende le sue posizioni, mi interessa continuare la collaborazione con la Tunisia. Da parte mia, appena passata la fiducia, sono pronto a prendere un aereo e incontrare il mio omologo tunisino".

SFIDA ALLA UE - E sono proprio i migranti il tema forse più delicato e impellente sul tavolo del nuovo governo. Questa mattina Salvini è tornato a sfidare l'Europa. "Occorre buonsenso - ha scritto il ministro dell'Interno su Twitter -. Quello degli sbarchi e dell'accoglienza di centinaia di migliaia di 'non profughi' non può continuare ad essere un problema solo Italiano". Quindi il messaggio diretto a Bruxelles: "O l'Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie". Nel frattempo, la Commissione europea ha sottolineato che, seppure le decisioni possano essere prese a maggioranza qualificata, Bruxelles auspica che si arrivi alla riforma del regolamento di Dublino - che definisce meccanisimi e criteri per la domanda di asilo da parte di un Paese extra Ue - attraverso "un accordo unanime". La posizione è stata espressa dal portavoce della Commissione Margaritis Schinas.

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​"Minniti ha lavorato bene"

L'ELOGIO AL PREDECESSORE - In mattinata il titolare del Viminale aveva già parlato a 'Non Stop News' su Rtl 102.5, elogiando - un po' a sorpresa - Marco Minniti. "C'è un'ottima squadra al Ministero dell'Interno, non smonteremo il lavoro del mio predecessore che ha lavorato bene", le parole di Salvini. Che ha aggiunto: "Per me, se qualcuno ha fatto qualcosa di utile, di intelligente, anche se aveva una maglietta diversa, non riconoscerlo sarebbe sciocco". Toni inediti, dopo l'infuocata campagna elettorale. "Non arrivo al Ministero dell'Interno con la clava a cambiare a tutto. Arrivo in punta di piedi per studiare, per ascoltare, per capire".

Proprio ieri Minniti, in un'intervista al Corriere, chiedeva al nuovo titolare del Viminale di non distruggere l'attuale modello anti-terrorismo e anti-sbarchi. "Non possiamo diventare l'Ungheria del Mediterraneo", diceva l'ex ministro riferendosi alle politiche sui migranti messe in atto dal governo Orban. Sempre ieri, Salvini aveva ribadito di voler spingere sui rimpatri, frenando partenze e sbarchi.  "Basta con la Sicilia campo profughi d'Europa", aveva tuonato. Niente politica dura, ma del "buonsenso". Linea ribadita anche nel tweet di stamattina.

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