Migranti, stragi nel Mediterraneo: 46 morti al largo della Tunisia, 9 nell'Egeo

Motoscafo affonda nel golfo di Antalya: morti sei bambini. Tunisia, naufragio di 180 persone. Salvini: "Mediterraneo un cimitero, meno partenze e più rimpatri" Salvini: "Basta con la Sicilia campo profughi d'Europa. Più rimpatri" Migranti, l'altolà dei vescovi: "Non sono un problema di polizia"

Migranti, un naufragio dello scorso novembre (Lapresse)

Migranti, un naufragio dello scorso novembre (Lapresse)

Roma, 3 giugno 2018 - Domenica di stragi nel Mediterraneo. Nove migranti sono morti annegati in un naufragio nel Mar Egeo, al largo delle coste turche. Tra di loro anche sei bambini. Il motoscafo su cui viaggiavano ha avuto un'avaria ed è affondato alle 2 di notte vicino all'isola di Kekova Geykova, non lontano dalla località balneare turca di Demre, nel golfo di Antalya, luogo molto frequentato dai turisti. Sempre nella notte un peschereccio con circa 180 persone è naufragato al largo delle coste meridionali della Tunisia: almeno 46sono morti, spiega in una nota il ministero della Difesa tunisino, precisando che 67 persone sono state salvate. Sul barcone c'erano cittadini tunisini e un'ottantina di persone provenienti da altri paesi africani.

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STRAGE DI BIMBI - Probabilmente erano diretti all'isola greca di Kastellorizo, l'approdo Ue più vicino alla rotta, i migranti naufragati nell'Egeo. La guardia costiera turca è riuscita a salvare tre uomini e una donna, un quinto migrante è stato tratto in salvo da un peschereccio mentre un altro è disperso. Non c'è stato nulla da fare, invece, per sei bambini, due uomini e una donna, le cui identità e nazionalità non sono al momento note. Nel 2015 erano stati più di un milione i profughi siriani che avevano raggiunto la Grecia passando dalla Turchia, ma l'anno successivo un accordo dell'Ue con Ankara per i rimpatri dei migranti irregolari ha drasticamente ridotto gli sbarchi nelle isole greche dell'Egeo (meno di 11mila nei primi cinque mesi del 2018). Sulla tragedia è intervenuto il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Oggi altri morti in mare: il Mediterraneo è un cimitero. C'è un unico modo per salvare queste vite: meno gente che parta, più rimpatri", ha detto il leader della Lega da Catania. Ma il leghista Roberto Maroni, ex ministro dell'Interno, consiglia prudenza "prima di dire 'ne rimandiamo a casa 100mila'".

"INACCETTABILE" - Sul tema migranti hanno fatto sentire la loro voce i Vescovi: "Non sono un problema di polizia", e per la comunità di Sant'Egidio "è inaccettabile la strage di sei bambini, annegati nel mare Egeo insieme a tre adulti che li accompagnavano, nell'ennesimo viaggio della speranza finito in tragedia". Si legge nel comunicato: Occorre che l'Europa superi le sue sterili divisioni e affronti il fenomeno dell`immigrazione con una politica che coniughi umanità e sicurezza".

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