Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra, Di Maio: "Nessun aumento Iva. Reddito da fine marzo"

Il vicepremier: "Non ci saranno scatti, neanche nei prossimi anni". E sulla misura anti-povertà: "Non partirà il 1° aprile, mi rifiuto". Salvini: "20 miliardi per smontare la Fornero"

Il ministro Di Maio, il sottosegretario Giorgetti e il presidente della Liguria Toti (Nova

Il ministro Di Maio, il sottosegretario Giorgetti e il presidente della Liguria Toti (Nova

Roma, 20 dicembre 2018 - "L'aumento dell'Iva non c'è e non ci sarà nei prossimi anni". All'indomani dell'accordo con l'Ue sulla manovra economica, Luigi Di Maio mette i puntini sulle 'i', sbarrando la strada al possibile incremento dell'imposta sul valore aggiunto. Se viene confermata la sterilizzazione "totale" per il 2019, le nuove clausole di salvaguardia introdotte nella legge di Bilancio a garanzia dei conti, innescano in automatico gli scatti. Stanti così le cose, e in mancanza di ulteriori interventi, l'aliquota ridotta del 10% passerebbe dal 2020 al 13%, mentre l'aliquota ordinaria, oggi al 22%, passerebbe nel 2020 al 25,2% e nel 2021 al 26,5% nel 2021. Ma il vicepremier, intervistato oggi a Circo Massimo su Radio Capital, assicura: "Come abbiamo dimezzato quest'anno le clausole le dimezzeremo nei prossimi anni".

Di Maio corregge il tiro anche sui tempi della misura bandiera dei Cinque Stelle. "Il reddito di cittadinanza partirà a fine marzo", e non il primo di aprile, come indicato invece dal ministro dell'Economia Tria. "Il primo aprile no, mi rifiuterò categoricamente - asserisce il capo pentastellato - le ironie si sprecherebbero". 

Manovra, pensioni e tasse: tutte le novità nel maxiemendamento del governo

Quindi la replica alle accuse delle opposizioni secondo cui la legge di Bilancio sarebbe stata scritta da Bruxelles. "Ha dentro quota 100, reddito e pensioni di cittadinanza, rimborsi ai truffati delle banche - incalza -. L'unico accordo che si poteva fare era per mantenere le promesse e l'abbiamo fatto". Di Maio si dice soddisfatto della manovra, tanto che "sul balcone ci risalirei. Oggi sono ancora più contento di allora perché non c'è stata la procedura d'infrazione". 

E di prima mattina si fa sentire anche Matteo Salvini. "Con questa manovra ho perso? Allora spero di perdere così tutte le volte - afferma l'altro vicepremier, ospite a Radio Anch'io - Ci sono più di 20 miliardi nel triennio per smontare la legge Fornero. Da zero a venti miliardi. E grazie a questa manovra 500mila italiani potranno scegliere di andare in pensione prima. Se i tecnici dicono che i soldi per l'anno prossimo sono sufficienti io di loro mi fido. Sono estremamente felice di questo primo passo". Poi, dall'ospedale Fatebenefratelli dove firma un protocollo d'intesa per la nascita di un laboratorio di genetica forense della Polizia di Stato, conferma quanto precisato dall'alleato sull'Iva. "Non l'abbiamo aumentata quest'anno e non l'aumenteremo nei prossimi anni".

Accelera intanto l'iter parlamentare per l'approvazione della manovra: oggi scade il termine per la presentazione dei subemendamenti. Si va verso la richiesta di fiducia sul maxiemendamento che recepisce i contenuti del patto con la Ue.