Venerdì 26 Aprile 2024

Voto di scambio con i clan. A Napoli 25 rinvii a giudizio: c'è anche Stanislao Lanzotti

Il promotore di "Azzurri per Napoli", lista eletta nella maggioranza di Manfredi, è tra ii 25 indagati rinviati a giudizio per i reati di voto di scambio e ricettazione aggravati dalla finalità mafiosa

Stanislao Lanzotti

Stanislao Lanzotti

Napoli, 22 ottobre 2021 – C’è anche il promotore della lista Azzurri per Napoli, Stanislao Lanzotti, tra i 25 indagati rinviati a giudizio per l’inchiesta sul voto di scambio nel capoluogo partenopeo per le elezioni comunali del 2016. Si tratta di politici ed esponenti legati alla camorra di Secondigliano, nella schiera dei nomi che andranno a processo ci sono l’ex capogruppo forzista del consiglio comunale Lanzotti - che a questa tornata elettorale è sceso in campo a favore del nuovo sindaco del centrosinistra Gaetano Manfredi, conquistando due seggi in consiglio e un'assessore nominato ieri in giunta, Vincenzo Santagada, con le deleghe a Salute e Verde –, gli ex senatori Salvatore Marano e Antonio Milo e l’attuale capogruppo di FdI al consiglio regionale della Campania, Michele Schiano di Visconti. Solo uno degli imputati ha scelto il rito abbreviato, Schiano di Visconti, mentre un altro è nel frattempo deceduto. 

A decidere per il rinvio a giudizio è stato il giuduce per le udienze preliminari Giovanni Vinciguerra. Avviata dalla Procura dopo le elezioni amministrative del 2016, il primo luglio 2020 i sostituti procuratori Maurizio De Marco e Henry John Woodcock notificarono 27 avvisi di garanzia per i reati di voto di scambio e ricettazione aggravati dalla finalità mafiosa, dopo avere raccolto materiale probatorio relativo a numerosi episodi durante i quali sarebbero stati promessi denaro, agevolazioni di vario tipo e anche posti di lavoro in cambio di voti e pacchetti di voti per determinati candidati. Nell'inchiesta, iniziata nel 2018, finirono coinvolte 82 persone - tra esponenti politici, imprenditori e persone legate alla criminalità organizzata di Secondigliano, in particolare della Vinella Grassi e del clan Di Lauro. Tra loro anche il leghista Severino Nappi, difeso dal professore Alfonso Furgiuele, per il quale però i pm presentarono istanza di archiviazione il 5 luglio 2019. Il processo prenderà il via il prossimo 21 dicembre.