Napoli, 24 aprile 2024 – Il nome di Totò diventa un brand, l’Italia è in subbuglio: migliaia di ristoranti e pizzerie dovranno presto cambiare l’insegna del locale. Ad avere la meglio sul marchio sono gli eredi del principe della risata, che nel 2023 hanno vinto una battaglia legale in tribunale per farsi riconoscere la ‘proprietà’ del nome d’arte di Antonio de Curtis. Un colpo basso soprattutto per Napoli, dove spopola l’immagine del comico partenopeo.
‘A livella: blindata anche la poesia
Non solo ‘Totò’ diventa un marchio tutelato, ma i giudici hanno blindato anche l’usto non autorizzato della sua celebre poesia “'A livella”. A stabilirlo è stato il tribunale di Torino, in una causa intentati dalla famiglia De Curtis. E starebbero già arrivando le prime diffide ai gestori di pizzerie, ristoranti e paninoteche sia a Napoli, che in diverse città italiane.
Le diffide inviate dagli eredi
Numerose pizzerie, ristoranti e paninoteche di Napoli e di diverse altre città in Italia saranno presto costrette a cambiare la denominazione dei locali: vietato usare abusivamente il marchio Totò.
Secondo quanto riportato dal Messaggero e dal Mattino, sarebbero state raccolte numerose segnalazioni da tutta Italia dagli avvocati dello studio legale romano degli eredi di Totò. E sono così iniziate le missive dei legali con la diffida ai titolari dei locali di cambiare nome.
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