Venerdì 26 Aprile 2024

Viaggiare nello spazio aumenta il rischio di tumori?

Secondo l'ultimo esteso studio sull'argomento la risposta è "no". Ma in vista di una lunga spedizione su Marte, l'interrogativo rimane aperto

Lo spazio nasconde numerose minacce per la salute umana

Lo spazio nasconde numerose minacce per la salute umana

Come noto, i viaggi nello spazio mettono l'organismo umano di fronte a numerosi fattori di stress. Nell'elenco delle minacce per la salute degli astronauti rientrano la microgravità, che influisce ad esempio sulla 'posizione' del cervello, ma anche e soprattutto i raggi cosmici, che potrebbero portare allo sviluppo di varie forme di tumore. Un'equipe congiunta di ricercatori russi e statunitensi ha cercato di scoprire se, fino a oggi, i soggiorni spaziali abbiano effettivamente causato una maggiore incidenza dei tumori. Così facendo gli studiosi hanno realizzato il più approfondito studio mai svolto sull'argomento. Come si legge sulla rivista Scientific Reports, gli scienziati hanno preso in esame i dati storici relativi a 301 astronauti e 117 cosmonauti che sono stati nello spazio dal 1959. Indagini precedenti avevano già cercato di affrontare il problema, finendo sempre in un vicolo cieco, in quanto mancavano indizi per dare una risposta in un senso o nell'altro. Sfruttando l'ingente mole di informazioni a disposizione, il nuovo lavoro sembra sbilanciarsi in senso positiv o, affermando che andare nello spazio non determina un incremento delle malattie cardiovascolari o dei decessi per tumore. L'articolo utilizza comunque toni abbastanza cauti: "Sulla base dei risultati riportati qui, non riusciamo a trovare prove sufficienti per concludere che le dosi storiche di radiazioni rappresentano un maggiore rischio di mortalità per astronauti e cosmonauti", scrivono i ricercatori nel loro articolo. In sostanza, i raggi cosmici vengono scagionati, ma con beneficio del dubbio. A mantenere aperta la questione, nonostante la risposta tutto sommato rassicurante, è il fatto che l'approccio dell'uomo nei confronti dello spazio è in continua evoluzione. In pratica, spiegano gli esperti, siamo passati dai brevi voli orbitali alle passeggiate lunari, fino ad arrivare a soste di mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale. E tutto potrebbe ancora cambiare in vista di uno sperabile sbarco su Marte. "È importante notare che le prossime missioni di esplorazione dello spazio profondo offriranno probabilmente quantità molto più elevate di radiazione spaziali rispetto alle dosi storiche, cosa che definirà un diverso profilo di rischio per i futuri astronauti e cosmonauti", sottolinea il team.
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