Giovedì 25 Aprile 2024

Tra i cinepanettoni e Don Matteo Oldoini, tutta l’arte del sorriso

di Giovanni Bogani

Se n’è andato, la notte in cui si celebravano i David, Enrico Oldoini. Uno di quei registi che hanno dato molto al pubblico, che hanno ricevuto assai di meno dalla critica, sempre piuttosto fredda con chi, come lui, coltivava l’arte difficile della commedia. E se n’è andato proprio nella serata che ha celebrato con un David alla carriera un suo collega, uno degli artigiani della commedia che hanno tenuto vivo, per anni, il rapporto fra il cinema italiano e il pubblico, Enrico Vanzina.

Enrico Oldoini, spezzino, aveva 77 anni. Fra i film che aveva diretto, molti campioni d’incasso della commedia degli anni ’80-’90. Ha diretto lui i primi sequel di Vacanze di Natale dei Vanzina. Ed stato lui che, anni dopo, ha ideato una delle serie originali italiane tv più famose al mondo, Don Matteo, di cui è stato autore del soggetto, sceneggiatore e regista della prima stagione.

Ma anche circoscrivere il suo valore, e il suo segno nel cinema e nella tv italiane, a questi successi sarebbe limitante. Oldoini ha fatto un cinema leggero cercando di non essere mai rozzo, mai banale. Certo, ha raccontato gli anni ’80 del glamour, ha esaltato la bellezza di Carol Alt e di Brigitte Nielsen in Bye Bye Baby del 1988, ha consolidato l’impatto del cinema vacanziero dei primi anni ’90 dirigendo Christian De Sica e Massimo Boldi in Vacanze di Natale ‘90 e in Vacanze di Natale ‘91. Ma il suo cammino viene da lontano: dai primi film scritti per Alberto Lattuada, Così come sei, che metteva in scena la fascinazione di un maturo Mastroianni per una giovanissima Nastassja Kinski. Era il 1978: seguiranno molti film scritti per Pasquale Festa Campanile, Borotalco scritto insieme a Carlo Verdone nel 1982, e anche le sceneggiature dei primi film che vedevano protagonista Francesco Nuti: Io, Chiara e lo scuro e Son contento. Ha lavorato anche con Marco Ferreri, per scrivere quel film folle e disperato che è I love You nel 1986. Insomma, non erano solo cinepanettoni.

Gli anni più recenti lo vedono impegnato soprattutto in tv: due stagioni di Dio vede e provvede, Un passo dal cielo, Provaci ancora prof. Ha propiziato la rinascita artistica di Lando Buzzanca dirigendolo ne Il restauratore, ha diretto le due stagioni del Giudice Mastrangelo con Diego Abatantuono. Infine la collaborazione con Massimo Boldi per Natale a 4 zampe.

Proprio Boldi, che era molto legato al regista, ha rivelato che la salute di Enrico Oldoini era stata minata dalla Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, malattia neurologica per la quale ancora non esistono cure. "Nei cinque anni di malattia sono andato a trovarlo tre volte, perché per me era uno strazio vederlo ridotto così, in quel letto", ha confessato l’attore, visibilmente commosso.

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