Martedì 15 Luglio 2025
MARINA SANTIN BATTIALA
Magazine

L’uomo di Prada: "Gentilezza, umanità: bisogna cambiare così"

La collezione primavera-estate 2006 disegnata da Miuccia con Raf Simons "Oggi tutto è troppo: dobbiamo passare dall’aggressività alla delicatezza".

La collezione primavera-estate 2006 disegnata da Miuccia con Raf Simons "Oggi tutto è troppo: dobbiamo passare dall’aggressività alla delicatezza".

La collezione primavera-estate 2006 disegnata da Miuccia con Raf Simons "Oggi tutto è troppo: dobbiamo passare dall’aggressività alla delicatezza".

"Lover’s lake, peack’s end, the last swim. Imaginary places". ("Lago dell’ innamorato, cima della vetta, l’ultima nuotata. Luoghi immaginari"). Con queste parole Prada aveva anticipato sui suoi social il mood della collezione uomo primavera-estate 2026, che ha presentato ieri alla Milano Fashion Week Men’s. Sottolineando anche il desidero della sfilata di raccontare "un cambiamento di atteggiamento, una distruzione del significato e uno smantellamento del potere". La stessa Miuccia Prada dichiara che "c’è una necessità di cambiamento perché oggi tutto è troppo e c’è l’urgenza di fare qualcosa che suggerisca calma e gentilezza. Il concetto fondamentale era il cambio di tono, da troppo aggressivo a gentile, calmo e umano".

E se già con la collezione donna il brand si era interrogato sulle difficoltà del nostro tempo, con il menswear ne abbiamo la conferma. Ecco allora una volontà di sottrarre, realizzando uno show improntato al minimalismo, dalla location – il deposito della Fondazione Prada – con il pavimento costellato di fiori oversize in peluche che sembrano disegnati da un bambino, al soundtrack, con lo sciabordio del mare, il canto degli uccellini, il rumore dei treni e delle auto. "Quando si arriva alla gentilezza e alla serenità – prosegue la stilista – c’è sempre qualcosa di infantile, fresco e delicato, l’opposto di ciò che è aggressivo e non parliamo solo di moda. Ognuno risponde alla situazione con gli strumenti che ha".

Disegnata a quattro mani con Raf Simons la collezione, si rivela un invito a esprimersi liberamente con un guardaroba che permette illimitate combinazioni di elementi, diretto e velato di spensieratezza e positività. Ogni look proposto è estremamente lineare ma non meno anticonformista. Ecco abbinati liberamente tra loro micro short realizzati nel tessuti sartoriali che scoprono le gambe, tute da ginnastica dal sapore d’altri tempi, con tanto di bande laterali, camicie lunghe e dal taglio asimmetrico, indossate a pelle come mini dress. Non mancano guizzi di colore che sembrano rubati alle matite dell’astuccio di uno scolaro: il trench coat rosso vivo, i pantaloni azzurro intenso che ammiccano alla caviglia, i calzini technicolor abbinati alle sneakers in tela e lo zaino da trekking rosa baby che, possiamo scommetterci, diventerà un must have della prossima stagione estiva.

Non c’è una regola fissa. Il giallo sta bene con il verde bosco, il salvia con il sabbia e il celeste, l’ocra e il rosso con il rosa e l’arancio con il melma, seguendo una tavolozza cromatica che richiama i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco. E poi la maglieria che a volte strizza l’occhio all’armadio di lei, a volte si fa il pull mini. Una collezione "molto Prada, lo riconosco anche io", ammetta Miuccia Prada, con gli accessori immancabile complemento del look. Via libera a mocassini con i gommini, sandali in cuoio, infradito e borse e zaini utility. Presenza costante, il cappello a forma di cono. Il brand, in sintesi, ha fatto sfilare in passerella una moda che esplora un senso di precarietà e provvisorietà, proprio come i nostri tempi ma, comunque, portatrice di un messaggio di speranza. Intanto l’amministratore delegato del marchio Prada, Gianfranco D’Attis, lascerà a fine mese il marchio di lusso italiano.