Cuocere la pasta a fuoco spento: come fare (ma funziona davvero?)

Dopo i tanti tutorial sul web anche il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi invita a provare a cuocere la pasta a fuoco spento. Ma funziona per davvero?

Cottura della pasta

Cottura della pasta

La cottura della pasta con il gas spento è diventato trend topic sui social network, con fazioni opposte che si sfidano a suon di tutorial per dimostrare la bontà della propria teoria. C’è chi – come il premio Nobel Parisi – lo reputa fattibile (e anche giusto dal punto di vista del risparmio energetico) e altri che non si vogliono lasciar convincere e rilanciano pubblicando piatti di pasta scotti e immangiabili. Ecco un breve tutorial passo dopo passo per chi vuole provare a cuocere la pasta spegnendo il gas e farsi la propria idea.

Gas in Italia, le nuove regole per il riscaldamento / Pdf. Russia: "Italiani soffriranno" Come cuocere la pasta a fuoco spento La prima cosa da fare per cuocere la pasta con il fornello del gas spento è portare l’acqua a ebollizione nella pentola dove poi si andrà a calare la pasta. Dopo aver aggiunto la giusta quantità di sale e aver messo a cuocere la pasta bisognerà semplicemente tenere acceso il gas fino alla completa ripresa del bollore e poi sigillare la pentola con un coperchio e spegnere il fornello. La pasta non andrà scolata al dente ma aspettando un minuto supplementare (anche 1.30 segnalano in molti) rispetto al tempo di cottura descritto sulla confezione. Questo perché con una temperatura più bassa di quella di ebollizione il tempo di cottura aumenta. Il processo di cottura della pasta con il fornello spento Quello che a molti – soprattutto i puristi della pasta – può sembrare un sacrilegio sfrutta un processo chimico-fisico chiamato gelatinizzazione degli amidi. Messa in una pentola con acqua bollente e con il coperchio, la pasta si reidrata, con il liquido che penetra e viene assorbito dagli amidi che la compongono. Questi stessi amidi prima si gonfiano (e la pasta si ammorbidisce) e poi (grazie al glutine presente all’interno) si rassodano, conferendo alla pasta l’aspetto e il gusto che conosciamo. Per ottenere questo processo di gelatinizzazione degli amidi è fondamentale che la pasta sia in un ambiente umido e con una temperatura minima di 50-70 gradi, una condizione che, grazie al coperchio sulla pentola, si riesce a mantenere anche con il gas spento. L’unica accortezza, fanno sapere i sostenitori della cottura a gas spento, è quella di utilizzare materie prima di alta qualità.  

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