Gas in Italia, le nuove regole per riscaldamento e tv / Pdf. Russia: italiani soffriranno

Il MiTe: riscaldamento giù di un grado, temperatura a 17 per le attività industriali e artigianali, a 19 in tutti gli altri edifici

Roma, 6 settembre 2022 - L'Italia corre ai ripari per arginare la corsa inarrestabile del gas. Il Ministero per la Transizione Ecologica (MiTe) ha pubblicato oggi il Regolamento per "realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture" dalla Russia.

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Riscaldamento giù di un grado nelle case, innanzitutto. Temperatura non oltre i 17 gradi negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e non più di 19 in tutti gli altri. E ancora riscaldamento acceso un'ora in meno al giorno e 15 giorni in meno su tutto il periodo. Sono alcune delle misure di contenimento del piano che portano ad un potenziale risparmio "di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas (ovvero Smc), considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas)". Un tesoretto energetico a cui, spiega il MiTe, vanno aggiunte le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi. Le stime di risparmio totali si aggirano sugli 8,2 miliardi di metri cubi. Secondo la Russia la strategia del ministro Cingolani ("imposta da Bruxelles su ordine di Washington") avrà un solo effetto: gli italiani "soffriranno".

Il piano italiano per risparmiare gas
Il piano italiano per risparmiare gas

Sommario

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Il regolamento

Ecco le indicazioni del Mite nel dettaglio: "Riduzione di un grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno due gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; da 19 con più  meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici".

Si legge ancora nel regolamento: "I limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione". Si precisa tuttavia che sono fatte salve le utenze sensibili (es. ospedali, case di ricovero ecc).

Misure volontarie

Per quanto riguarda le misure "volontarie", da promuovere con campagne di sensibilizzazione, figurano alcuni comportamenti ritenuti virtuosi. Come la "riduzione della temperatura e della durata delle docce, l'utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l'abbassamento del fuoco dopo l'ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l'utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l'inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by Tv, decoder, Dvd, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine". Da tali misure a costo zero "può aversi un risparmio, da stime Enea, fino a 2,7 Smc".

Ulteriori risparmi possono ottenersi con misure comportamentali che richiedono "investimenti anche piccoli da parte degli utenti, ad esempio con investimenti per la sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti, sostituzione di climatizzatori con quelli più efficienti, installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas, installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda, sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led". Iniziative che, secondo Enea, potrebbero portare a un risparmio di "1 miliardo di Smc". 

Stoccaggi

Capitolo stoccaggi.  Al primo settembre 2022 è stato raggiunto un livello di riempimento "di circa 83 per cento". Tale valore, "in linea con l'obiettivo di riempimento del 90% e anche superiore, è fondamentale per disporre di margini di sicurezza del sistema gas e affrontare il prossimo inverno". Tra gli obiettivi del MiTe anche quello di raddoppiare la "produzione nazionale" di gas. 

Rigassificatori

Per quanto riguarda i rigassificatori, l'obiettivo del governo è quello di attivare entro i primi mesi del 2023 il primo rigassificatore galleggiante. Il secondo impianto dovrà andare in esercizio "entro il 2024". Si sottolinea che la questione "è fondamentale soprattutto per poter affrontare l'inverno 2023-2024, considerato che con molta probabilità gli stoccaggi saranno pienamente utilizzati nella stagione invernale 2022-2023 e dunque occorrerà ricostituire adeguatamente le riserve".

Importazioni di gas

Il piano affronta anche il nodo importazioni, cruciale per diversificare le "entrate" di gas.  Si parla dell'accordo siglato "per il graduale aumento delle forniture di gas dall'Algeria, che consentirà di sfruttare al massimo le attuali capacità disponibili di trasporto del gasdotto che approda in Sicilia, fornendo volumi crescenti di gas già a partire dal 2022". E ancora l'incremento nel breve termine delle importazioni "dal gasdotto TAP, la cui società ha inoltre avviato le interlocuzioni per realizzare il raddoppio della capacità di trasporto, che non necessita di interventi tecnici sul tratto italiano del gasdotto". Per quanto concerne le "nuove rotte", sono in arrivo "sino a 3,5 miliardi di Smc dall'Egitto, sino a 1,4 miliardi di Smc dal Qatar, sino a 4,6 miliardi di Smc progressivamente dal Congo, e circa 3,0-3,5 miliardi di Smc da forniture in fase di negoziazione da atri Paesi quali Angola, Nigeria, Mozambico, Indonesia e Libia".

Le integrazioni

Tutte le indicazioni previste dal piano pubblicato oggi "potranno essere integrate con quelle di riduzione dei settori industriali, in particolare energivori". Sul tema è aperto "un confronto con Confindustria" e con la collaborazione di Snam si sta operando "un rilevamento mediante questionari delle diverse imprese interessate, al fine di determinare il potenziale di riduzione dei consumi su base volontaria/incentivata e le categorie di imprese che hanno cicli produttivi non interrompibili senza preavviso. Saranno al contempo organizzate le misure già  previste dal Piano di emergenza gas nazionale, quale l'interrompibilità volontaria dei prelievi di gas e il peak shaving con gnl".

Il piano in Pdf

Le minacce della Russia

Il piano del MiTe non va giù a Mosca che torna a minacciare. "Alla fine saranno gli italiani a soffrire", scrive su Telegram la portavoce del ministro degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. Che ricorda come il ministro Cingolani "abbia presentato il suo piano per ridurre la dipendenza dell'economia italiana dagli idrocarburi russi" ed "è chiaro che questo piano viene imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordine di Washington". Ma, sostiene la Zakharova, chi pagherà il vero conto saranno gli italiani. La portavoce illustra le conseguenze per la nostra economia, sottolineando gli "ostacoli per l'enorme numero di russi in visita" entro i nostri confini. "E quando la laboriosa economia italiana crollerà, gli Yankees la compreranno a buon mercato. Come è sempre stato. E non dovresti contare sugli investitori cinesi: dopo gli insulti inflitti dall'Occidente, Pechino non pagherà i conti degli altri", conclude la Zakharova.