Sabato 20 Aprile 2024

C’era una volta Lilyth. E Tex ritrova l’amore

La moglie dell’eroe, morta all’inizio della saga, torna nell’albo Bonelli del 75° anniversario. Willer non l’ha mai dimenticata: "Era bellissima"

C’era una volta Lilyth. E Tex ritrova l’amore

C’era una volta Lilyth. E Tex ritrova l’amore

"Il mio cuore è troppo stanco, non rivedrò più il mio uomo". A pronunciare queste parole in punto di morte è una giovane e coraggiosa donna, in uno dei momenti più drammatici della serie a fumetti più popolare e longeva d’Italia. Lei è Lilyth, la figlia del capo indiano Freccia Rossa e moglie di Tex Willer, l’eroe western creato nel 1948 da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, in arte Galep. Dalla loro unione è nato Kit, uno dei “pard” di Tex, con Kit Carson e Tiger Jack.

Pur apparendo in poche pagine della saga (compresi alcuni flashback) Lilyth è un personaggio importante, il grande amore di Tex che dopo di lei non ha più avuto (almeno finora) una relazione. È un’eroina talmente importante da essere al centro dell’albo che uscirà a settembre 2023 proprio in occasione del 75esimo anniversario della serie. Per ora si sa poco di questa storia, se non che si tornerà sulla vicenda di Lilyth (uccisa da un’epidemia di vaiolo provocata con coperte infette da mercanti d’armi senza scrupoli) e che sarà realizzata da due colonne della narrazione “texiana”: lo sceneggiatore Mauro Boselli e il disegnatore Claudio Villa. Quest’ultimo, “copertinista” dopo la morte di Galep, torna dopo 21 anni a disegnare un albo della serie regolare.

Per quanto riguarda l’importanza narrativa di Lilyth, occorre ricordare che proprio grazie al matrimonio con lei Tex diventa il capo dei Navajos con il nome di “Aquila della Notte”. In tempi in cui il cinema e il fumetto rappresentavano i nativi americani come selvaggi sanguinari da sconfiggere in nome del bene e della civiltà, Bonelli racconta qualcosa di molto diverso con largo anticipo rispetto all’epoca. Tex non giudica le persone dal colore della pelle, ma dalle loro azioni e spesso interviene in difesa degli indiani d’America e non solo dei suoi Navajos. Una serie a fumetti che precorre decisamente le tematiche antirazziste.

Tornando al matrimonio tra Tex e Lilyth, non si è trattato proprio del frutto di un amore, anche se poi il sentimento tra i due nascerà in un secondo tempo. Infatti, mentre Tex è prigioniero dei Navajos e sta per essere ucciso, interviene Lilyth. La ragazza (tra l’altro educata nella missione delle suore di Alamosa) è stanca della guerra tra il suo popolo e i “bianchi” e decide di evitare altro spargimento di sangue salvando Tex e sposandolo. Da qui nasce l’amore tra la coraggiosa Lilyth e l’indomito Tex Willer.

Certo, Bonelli crea questo personaggio per poi “sbarazzarsene” subito, probabilmente vedendo la figura della moglie come un ostacolo alle avventure di Tex sempre in giro negli Stati Uniti (e non solo) a fare giustizia contro ladri, assassini, truffatori, delinquenti vari. Tuttavia, il peso di Lilyth nella serie è notevole, la sua morte è uno dei momenti più intensi, con la disperazione di Tex sulla sua tomba e la promessa, mantenuta, di vendetta. Lilyth compare poco, ma in occasioni particolari come in Sul sentiero dei ricordi (scritta da Claudio Nizzi) in occasione dei 60 anni della serie e ne Il segreto di Lilyth (scritta da Boselli), pubblicato sul Tex Magazine del 2018, in occasione del settantesimo anniversario. Entrambe queste storie in albi celebrativi di date importanti sono disegnate da Fabio Civitelli. Di recente è comparsa anche nella serie del giovane Tex (che si chiama “Tex Willer”) nell’albo di marzo Nel covo di Don Santiago (Boselli, con i disegni di Roberto De Angelis)

Nella saga che dura dal 1948, ovviamente, ci sono diverse donne: malvagie dark ladies oppure coraggiose eroine che difendono la loro libertà in un contesto non proprio femminista, ma nessuna è come Lilyth. Una donna straordinaria che riesce ad accendere la vena romantica dell’inossidabile Tex che così la ricorda parlando al figlio Kit: "Tua madre era bellissima, era come il chiaro di luna in una notte d’estate e i suoi occhi verdi facevano ricordare il colore delle acque del Colorado fra le alte gole del Grand Canyon".

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