Roma, 8 agosto 2022 - Allarme nucleare per Zaporizhzhia e pillole di iodio. Questa volta è il ministro della Salute rumeno, Alexandru Rafila, a chiedere popolazione sotto i 40 anni di fare scorta “il prima possibile” di compresse allo iodio per il rischio di un disastro nucleare nella vicina Ucraina.
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Ieri l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha infatti avvertito che esiste il rischio di un “disastro nucleare” nell’impianto ucraino di Zaporizhzhia, occupato dalle truppe russe da marzo, che è stato bersaglio di un bombardamento per il quale ucraini e russi si accusano reciprocamente.
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La centrale nucleare più grande d'Europa
La centrale, che è la più grande d’Europa, si trova a 700 chilometri dal confine rumeno. Il ministro ha chiesto che i minori di 40 anni “si presentino il prima possibile al medico di famiglia per ricevere la ricetta”, riferisce l’agenzia di stampa Agerpres. Il ministero della Salute ha abilitato 2.500 farmacie affinché i minori di 40 anni - quelli più esposti allo sviluppo di tumori e lesioni alla tiroide dovute alle radiazioni - possano acquistare le pillole gratuitamente.
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Il precedente di Belgio e Svizzera
A marzo, nel pieno della guerra in Ucraina, quando per la prima volta si parlò di rischio per Zaporizhzhia e dopo la notte del terrore nucleare, in Svizzera le pillole allo iodio vennero distribuite alla popolazione nel raggio di 50 chilometri dalle centrali nucleari. E anche in Belgio partì la scorta alle pillole.
La stessa Romania, tra fine marzo e aprile, aveva deciso di distribuire gratuitamente le pillole. Su questo rimedio, però, il parere degli scienziati non è concorde.