Mercoledì 8 Maggio 2024

Esercito europeo, tra un anno 5mila soldati. La Francia chiede di più ma gli altri frenano

La strategia di sicurezza prevede la creazione di una forza di reazione rapida: sarà guidata da Germania e Olanda. La prima esercitazione c’è già stata

Roma, 27 aprile 2024 – La Francia insiste. Dopo la proposta del presidente Emmanuel Macron secondo il quale l’Europa deve investire in una Difesa comune e prevedere anche di farlo con un prestito europeo, il ministro della Difesa, Sebastien Lecornu, ha detto che "la Francia è pronta a mettere in campo una forza di risposta rapida europea di 5.000 soldati entro il 2025". Riconfermando quanto è già stato deciso in sede Ue. L’esercito europeo è chiaramente ben altra cosa, ma la riconferma che un Paese importante, e l’unica potenza nucleare dell’Europa a 27, spinge in questa direzione è comunque una conferma rilevante. Ma nessuno si fa troppe illusioni.

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"Avere una Difesa unica europea – ha detto ieri il ministro della Difesa, Guido Crosetto – significa avere un esercito solo, una marina sola, un unico modello di formazione, un unico sistema di reclutamento, per fare tutto questo quanto tempo ci vuole? 20-30 anni. E noi non abbiamo questo tempo. Noi abbiamo bisogno di velocità: abbiamo il modello Nato, questo è l’obiettivo. Il problema è che serve prima un’Europa politica, e oggi non esiste una politica estera europea univoca nemmeno nei confronti del Kosovo". Quanto alla creazione di un Commissario Ue alla Difesa, proposta da Ursula von der Leyen, "va benissimo – ha osservato Crosetto – ma per fare cosa? E cosa fa questo Commissario se poi dietro ha 27 Paesi divisi?".

La Difesa europea è un miraggio da sempre, perché molti Paesi la invocano ma poi non la vogliono davvero, per paura di perdere peso politico . Negli ultimi venti anni si è lavorato ai cosiddetti “battlegroups“ (Eubg) che hanno raggiunto la piena disponibilità operativa – teorica – nel 2007. Il concetto prevedeva la creazione di due gruppi da 1.500 soldati, schierati per sei mesi ogni volta. I “battlegroup“ avrebbero dovuto essere sostenibili in azione per 30 giorni, eventualmente prorogabili per 120 giorni. Niente di che. Era tutto sommato uno strumento minimo, per rispondere alle crisi, ma la triste verità è che nessun Eubg è stato mai utilizzato in scenari di risposta alle crisi, seppur minime, a causa della mancanza di volontà politica da parte degli Stati membri. Adesso, almeno dal 2021, ci si riprova.

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Secondo quanto previsto dallo Stategic Compass del marzo 2022 – la strategia di sicurezza dell’Unione – si sta creando una Forza di reazione rapida dell’Ue, denominata “capacità di dispiegamento rapido dell’Ue“ (Rdc),che avrà una forza prevista di 5.000 soldati e partirà entro il 2025. Il concetto di Rdc è un passo in avanti rispetto ai “vecchi“ battlegroup. La modularità della Rdc significa che le forze armate degli Stati membri dell’Ue dovranno essere sufficientemente flessibili da dispiegare una componente che potrà essere aerea, marina o terrestre su misura per una specifica operazione. Inoltre, il numero di truppe in stand-by è stato aumentato dagli originari due “battlegroup“ da 1.500 uomini a uno solo da 5mila.

La prima esercitazione, Milex23, si è svolta il 16-22 ottobre 2023 a Cadice e coinvolgeva componenti di sicurezza terrestre, marina, aerea, spaziale e informatica. Vi parteciparono circa 2.800 soldati, principalmente spagnoli (18.00), francesi (600) e portoghesi (200). Tutto bene, ma non era certo lo sbarco in Normandia. Adesso Rdc – che ha il quartier generale già costituito ad Ulm in Germania e come nazioni guida Germania e Olanda – va verso la sua piena operatività. Ma è una goccia nel mare. Molti Stati non ci credono troppo e si affidano a quello che è a tutt’oggi il solo vero ombrello credibile, che è quello della Nato. Il problema sorgerebbe se una eventuale presidenza Trump decidesse di lasciare gli europei a loro stessi. Molto improbabile, perché andrebbe contro gli interessi strategici dell’America, ma con Trump non del tutto impossibile. Per questo la Francia si agita tanto.