Ucraina, allarme Onu per la centrale di Zaporizhzhia. Mosca: "Ridotta attività reattori"

Il segretario Guterres: "Basta attacchi al sito, garantire l'accesso degli ispettori dell'Aiea". La Russia: "Favorevoli a una loro visita". Scambio di accuse con Kiev. Dagli Usa nuove armi

Kiev, 8 agosto 2022 - E' ancora allarme per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, negli ultimi giorni al centro di attacchi militari nella guerra tra Russia e Ucraina per il controllo dell'area. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto l'immediata sospensione di ogni operazione militare "suicida" all'impianto e di garantire l'accesso degli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) per poter monitorare la situazione. 

Ucraina e allarme nucleare, riparte la corsa alle pillole di iodio

La centrale nucleare di Zaporizhzhia (Ansa)
La centrale nucleare di Zaporizhzhia (Ansa)

Mosca ha fatto sapere che, per motivi di sicurezza, l'attività dei due reattori funzionanti è stata ridotta. "Per prevenire incidenti, il personale tecnico ha ridotto la produzione dei reattori 5 e 6 a 500 megawatt", ha precisato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konanshenkov, citato dalla Tass. Mosca si è detta anche pronta ad accogliere gli osservatori internazionali nella centrale nucleare. "Alla Russia interessa che l'Aiea abbia informazioni sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, viste le azioni criminali di Kiev", ha dichiarato l'ambasciatore russo presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov. 

Mosca infatti accusa anche Kiev dei bombardamenti al sito, quello di ieri - secondo i russi - ha fatto scattare il sistema di sicurezza interrompendo l'erogazione di elettricità alla centrale. Kiev invece, punta il dito contro le forze russe che, secondo l'agenzia nucleare ucraina Energoatom, sono pronte a far saltare in aria l'impianto. In un post su Telegram, citato da Ukrinform, Energoatom riporta le parole che avrebbe detto il maggiore russo Valeriy Vasiliev ai suoi soldati: "Abbiamo minato tutte le strutture importanti della centrale nucleare di Zaporizhzhia, non lo nascondiamo al nemico. Li abbiamo avvertiti. Sanno che la centrale sarà russa o di nessuno. Siamo pronti ad affrontare le conseguenze di questo passo". Le autorità ucraina hanno anche ricordato che, per la seconda notte consecutiva, i russi hanno bombardato la cittadina di Marhanets, sulla sponda nord del fiume Dnipro, a soli 10 km da Zaporizhzhia.

Ancora raid e bombardamenti

Nel mirino dell'aviazione russa resta anche Kharkiv, colpita di nuovo secondo quanto reso noto da Oleg Sinegubov, capo della regione militare locale. Intanto le truppe ucraine hanno nuovamente bombardato nella notte un importante ponte a Kherson, la città nel Sud occupata dai russi e che il governo di Kiev punta a riconquistare vista la posizione strategica per la Russia. La regione infatti confina con la penisola di Crimea, annessa da Mosca nel 2014. Occupando la regione, la Russia è riuscita a costruire un ponte terrestre per collegare la Crimea al territorio russo e ad altre regioni occupate dagli ucraini. Le autorità di occupazione filorusse stanno anche programmando un referendum sull'annessione di Kherson e della vicina regione di Zaporizhzhia.

Escluso, per il momento, un incontro tra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Voldymyr Zelensky. Per il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, "è possibile solo dopo che i negoziatori avranno completato i compiti a casa", quindi "non ci sono i prerequisiti" al momento per organizzarlo. 

Gli Usa inviano altre armi a Kiev

Il Pentagono ha annunciato un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina da un miliardo di dollari. Nel nuovo pacchetto Usa di aiuti militari ci sono altri sistemi lanciarazzi Himars, che hanno aiutato le forze di Kiev ad attaccare le truppe russe molto oltre la linea di confine, missili terra-aria per la difesa contro aerei e razzi russi, armi anticarro Javelin e munizioni.

Anche la Banca Mondiale ha stanziato un nuovo pacchetto di aiuti per un totale di 4,5 miliardi di dollari. I fondi aiuteranno l'Ucraina a pagare i servizi e le pensioni, elementi chiave per attenuare l'impatto economico dell'invasione russa, fa sapere in una nota la stessa istituzione. "L'Ucraina ha bisogno di servizi governativi continui, tra cui salute, istruzione e protezione sociale per prevenire un ulteriore deterioramento delle condizioni di vita e della povertà", ha affermato il presidente David Malpass.