Lunedì 6 Maggio 2024

Blinken in Cina incontra Xi fra sorrisi, strette di mano e stoccate reciproche

Il viaggio del segretario di Stato Usa per tentare una distensione nei rapporti fra le due superpotenze non nasconde le frizioni in particolare su Taiwan, Russia e Ucraina

Roma, 26 aprile 2024 – Strette di mano, sorrisi, promesse di “rapporti più distesi”, ma anche frecciatine più o meno pesanti. Il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato in visita ufficiale in Cina dove ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, prima, e il presidente cinese Xi Jinping, poi.

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L'incontro fra Antony Blinken e Xi Jinping
L'incontro fra Antony Blinken e Xi Jinping

Incontri che evidentemente puntano a una distensione del clima fra le due superpotenze che negli ultimi anni hanno visto alzare la tensione in particolare intorno a Taiwan e al conflitto in Ucraina. Ma non solo.

Il presidente cinese Xi Jinping ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita a Pechino, che i due Paesi dovrebbero "essere partner, non rivali" e che gli Usa devono scegliere tra cooperazione e confronto. L'atteso (ma non programmato) incontro tra il presidente cinese e il capo della diplomazia Usa è arrivato nel terzo e ultimo giorno della visita di Blinken in Cina.

Il leader cinese ha osservato che "non si può dire una cosa e poi farne un'altra" e sottolineato che "nonostante i progressi raggiunti" negli ultimi mesi, ci sono ancora "molti problemi da risolvere e spazio per gli sforzi". "L'ho già detto molte volte: la Terra è abbastanza grande da permettere alla Cina e agli Stati Uniti di svilupparsi e prosperare".

Il mondo sta attraversando "profondi cambiamenti" e la situazione internazionale ha bisogno che Cina e Stati Uniti "rafforzino il dialogo, gestiscano le differenze e promuovano la cooperazione": "E' l'aspettativa dei nostri due popoli, ma anche della comunità internazionale".

Antony Blinken è alla sua seconda visita in Cina in meno di un anno, in un momento di riavvicinamento diplomatico tra le due superpotenze nonostante le persistenti tensioni su Taiwan, il commercio e il Mar Cinese Meridionale. Tra l'altro, il Senato americano ha appena approvato un disegno di legge che obbligherà la società cinese ByteDance a vendere l'applicazione video TikTok entro nove mesi se non vuole che la piattaforma venga bandita negli Stati Uniti; e la società madre di Tiktok, ByteDance, ha chiarito oggi che non ha alcuna intenzione di vendere l'applicazione nonostante la legislazione statunitense.

"La Cina sarebbe felice di vedere gli Stati Uniti fiduciosi, aperti, prosperi e in via di sviluppo", ha insistito Xi. "Speriamo che anche gli Stati Uniti possano avere una visione positiva dello sviluppo della Cina". "Quando questo problema fondamentale sarà risolto. Le relazioni possono davvero stabilizzarsi, migliorare e andare avanti".

Ma la distanza rimane inalterata sull'Ucraina. Poco prima Blinken aveva incontrato anche il suo omologo cinese, Wang Yi, che lo aveva avvertito dei "crescenti problemi" nelle relazioni bilaterali, anzi che "i fattori negativi continuano ad aumentare". Blinken gli ha risposto invitando Pechino a "non aiutare la Russia" e a non fornirle componenti che potrebbero essere utilizzati nella sua guerra contro Kiev. La Cina ha definito "ipocrita e irresponsabile" che gli Stati Uniti abbiano preoccupazioni sulla cooperazione commerciale tra Pechino e Mosca: il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha ricordato che Washington, da un lato, "approva una legge sui massicci aiuti all'Ucraina, mentre, dall'altro, fa accuse infondate sulle normali relazioni economiche tra Cina e Russia".  La guerra in Ucraina è radicata nelle "tensioni" di sicurezza "costruite da molto tempo in Europa", "l'unico modo giusto" per affrontare questo problema è quello di "tenere conto delle legittime preoccupazioni di tutte le parti e stabilire un quadro di sicurezza europeo equilibrato". "Vorrei sottolineare che il rafforzamento dei legami militari tra Stati Uniti e Taiwan non porterà sicurezza a Taiwan”, ha osservato Wang per il quale, al contrario, “non farà altro che aumentare le tensioni e il rischio di conflitto attraverso lo Stretto di Taiwan e alla fine sarà un atto di darsi la zappa sui piedi”.

Ma al di là delle tensioni geopolitiche Usa e Cina "avranno i primi colloqui sull'intelligenza artificiale”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando nella conferenza stampa alla chiusura della sua visita di tre giorni in Cina. Si tratta di un primo passo importante per la ricerca di un terreno comune di regolamentazione.

Ma proprio nel giorno dell’incontro fra Blinken e Xi  il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che intende visitare la Cina a maggio. Lo scrive Ria Novosti. "La visita (in Cina ndr.) dovrebbe avvenire a maggio", ha detto Putin intervenendo a una riunione dell'Unione russa degli industriali e degli imprenditori.