
Roma, 1° luglio 2025 - Fa così caldo che chiude persino la Torre Eiffel. Nella capitale francese è scattata l'allerta rossa per le temperature elevate, che ha portato alla chiusura del simbolo di Parigi almeno fino a domani. L'agenzia meteorologica francese Meteo France ha lanciato oggi l'allerta rossa per ondata di calore in 16 regioni.

"A causa dell'ondata di caldo in corso, la Torre Eiffel si sta adattando per garantire il comfort e la sicurezza dei nostri visitatori e dei nostri team: la cima rimarrà chiusa per tutto il giorno l'1 e il 2 luglio", si legge sul sito del monumento. "Visitatori con biglietti per la cima controllate la vostra email; sarete rimborsati automaticamente. Le visite al primo e al secondo piano rimarranno possibili", specifica il responsabile della torre più visitata del mondo. "Ricordatevi di proteggervi dal sole e di idratarvi regolarmente. Sono disponibili fontanelle lungo i sentieri che portano alla piazza", aggiunge.
Ieri la Francia ha vissuto la notte e il giorno più caldi mai registrati nel mese di giugno, ma è prevedibile che l'ondata di calore raggiungerà il suo picco nella giornata di oggi, secondo Meteo-France.
''Gli ospedali sono pronti'' a fronteggiare l'ondata di caldo torrido che sta riguardando la quasi totalità della Francia: ha riferito il ministro francese della Salute, Yannick Neuder, in un Paese che da giorni moltiplica i messaggi per mettere in guardia la popolazione dall'ondata di calore, la cosiddetta 'canicule', che interessa la Francia e non solo. ''Bisogna bere prima di avere sete, un bicchier d'acqua all'ora, e togliere la cravatta'', consiglia il ministro in diretta su BFMTV, aggiungendo che di notte, poggiare un asciugamano bagnato sul corpo, può contribuire a ridurre la temperatura. Quindi l'invito a fare attenzione, in particolare, a ''bambini ed anziani''. ''Dobbiamo mobilitarci tutti'', è l'appello lanciato dal responsabile governativo, chiedendo ai connazionali di prendersi cura dei vicini di casa più fragili, disabili o anziani, bussare alla porta per accertarsi che tutto vada bene. In Francia è ancora vivo il ricordo del picco di caldo dell'estate 2003 con una stima di oltre 10 mila decessi. Il dato era stato calcolato sull'aumento dei morti nel periodo rispetto alla media degli anni precedenti. Colpiti soprattutto donne e anziani.

In Bretagna sono anche state chiuse le spiagge di Saint-Michel-En-Grève e Hillion, in Bretagna, nella Cotes-d'Armor. Entrambe vengono regolarmente colpite dal problema delle alghe verdi, ma a causa del caldo estremo di questi giorni, il fenomeno ha raggiunto un livello giudicato "pericoloso" dagli esperti e il sindaco di Hillion, Annie Guennou, ha deciso di chiudere l'accesso a causa del superamento della soglia di gas tossici causati dalla loro decomposizione. Queste alghe proliferano da alcuni decenni nella baia dove non arrivano le correnti marine e l'acqua è quasi stagnante. Invadono dagli anni '60 le coste del Nord della Francia e il fenomeno è diventato un problema sanitario pubblico. L'inquinamento viene dalla terra, fonte e deposito di nitrati, dopo anni di produzioni intensive e uso eccessivo dei fertilizzanti sulle superfici agricole. Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione sul fenomeno; dopo la morte di alcuni animali sulle coste della Bretagna, alcuni studi del ministero dell'ecologia francese hanno rivelato che la decomposizione delle alghe verdi produce dei gas che sarebbero nocivi per l'uomo.