Roma, 4 luglio 2025 – Altra notte di fuoco in Ucraina, bersaglio di uno di uno dei più imponenti attacchi russi dall'inizio della guerra. Il Cremlino ha scatenato contro Kiev la potenza di fuoco di 550 droni e missili durante la notte, di questi 268 sono stati abbattuti e 210 neutralizzati, in quello che l'Aeronautica militare ucraina ha definito un record per un singolo attacco dall'inizio del conflitto. Nel mirino di Putin obiettivi militari, tra i quali fabbriche di droni, un aeroporto militare e una raffineria di petrolio. Sul suo canale Telegram, il ministero della difesa russo scrive che nei raid sono stati impiegati droni e missili, tra i quali l'ipersonico Kinzhal.
Intanto il ministero della Difesa russo ha annunciato che un nuovo scambio di prigionieri è stato effettuato oggi con l'Ucraina sulla base degli accordi tra le parti sottoscritti il 2 giugno a Istanbul, senza precisare quanti militari siano stati liberati da ciascuna delle parti.
E oggi c’è stata l’attesa telefonata tra il presidente Usa Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky, che ha dichiarato di aver concordato il rafforzamento della protezione dei cieli ucraini dopo l'ultimo raid russo. "Abbiamo discusso le opzioni di difesa aerea e concordato di collaborare per rafforzare la protezione del nostro spazio aereo", ha scritto Zelensky su Telegram.

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"L'alimentazione elettrica della centrale nucleare di Zaporizhzhya è stata ripristinata. La linea Dneprovskaya da 750 kV è stata messa in funzione. Il livello di radiazioni nel sito e nell'area di osservazione è normale e non supera i valori naturali", si legge in un comunicato diffuso dalla direzione dell'impianto
"Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi e il sostegno all'Ucraina, hanno rivisto la decisione di fornire specifiche componenti" un fatto "rilevante ma ben diverso dal totale disimpegno americano che si è raccontato. Io stessa ho sentito Donald Trump con cui ho parlato" di Kiev e "anche di" dazi, "spero in sviluppi positivi sulla questione". Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo al Forum in Masseria
La Russia ha distrutto il collegamento tra la centrale nucleare di Zaporizhzhia e la rete elettrica dell'Ucraina, causando un blackout. Lo ha dichiarato il ministro dell'Energia ucraino German Galushchenko. L'Aiea ha precisato che è la nona volta che l'impianto si trova in questa situazione dall'inizio delle ostilità, ma la prima dalla fine del 2023; secondo fonti militari ucraine la linea di alimentazione elettrica sarebbe stata centrata di un proiettile russo.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver concordato, durante una conversazione telefonica con il suo omologo statunitense Donald Trump, di "rafforzare la protezione" dei cieli ucraini dopo l'ultimo massiccio attacco russo con droni e missili contro l'Ucraina. "Abbiamo discusso le opzioni di difesa aerea e abbiamo concordato di collaborare per rafforzare la protezione del nostro spazio aereo", ha dichiarato Zelensky su Telegram, riferendo di aver avuto con il leader statunitense una "conversazione approfondita".
L'Ucraina denuncia che i detriti dei droni caduti durante i pesanti raid russi di notte dimostrano che alcuni di essi sono stati costruiti in Cina. In un post su X il ministro degli Esteri Andrii Sybiha posta foto dei detriti e afferma che non esiste "metafora migliore" per descrivere il modo in cui la Russia continua ad espandere la sua guerra "coinvolgendo altri, tra cui truppe nordcoreane, armi iraniane e alcuni produttori cinesi". L'ironia, aggiunge Sybiha, è che "l'edificio del consolato cinese a Odessa ha subito lievi danni a seguito degli attacchi russi sulla città".
Donald Trump e Volodymyr Zelensky si sono parlati. Lo ha riferito una fonte al corrente del colloquio telefonico tra il presidente americano ed il presidente ucraino citata dal giornalista di Axios, Barak Ravid. E' stata "una buona conversazione", ha precisato la fonte. La telefonata è durata circa 40 minuti e i due leader hanno parlato dell'escalation degli attacchi russi contro l'Ucraina e della fornitura di difesa aerea a Kiev.
La telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo statunitense Donald Trump annunciata ieri è prevista per oggi pomeriggio. Lo ha confermato all'AFP un alto funzionario ucraino. "Tutto è in fase di preparazione per questo pomeriggio, ma tutto sarà chiaro all'ultimo minuto", ha dichiarato il funzionario.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che nei 'massicci attacchi' della scorsa notte sull'Ucraina sono stati presi di mira obiettivi militari, tra i quali fabbriche di droni, un aeroporto militare e una raffineria di petrolio. Sul suo canale Telegram, il ministero scrive che nei raid sono stati impiegati droni e missili, tra i quali l'ipersonico Kinzhal.
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che un nuovo scambio di prigionieri è stato effettuato oggi con l'Ucraina sulla base degli accordi tra le parti sottoscritti il 2 giugno a Istanbul. Il ministero non precisa quanti militari siano stati liberati da ciascuna delle parti.
L'Ucraina ha fatto sapere che la Russia ha lanciato 550 tra droni e missili sul suo territorio durante la notte: un attacco che Kiev considera un record per un singolo attacco dall'inizio del conflitto, oltre 40 mesi fa. Il bilancio parla di almeno 19 persone ferite nella capitale Kiev. Complessivamente 268 droni sono stati abbattuti e 210 sono stati neutralizzati da contromisure elettroniche, gli altri sono caduti in zone aperte o si sono persi, mentre almeno 8 sono andati a segno, lo scrivono l'Ukrainska Pravda e altri media ucraini citando l'aeronautica militare.