Roma, 4 luglio 2025 – Le salme di Diogo Jota, il calciatore del Liverpool e della nazionale portoghese, e di suo fratello André Silva, morti in un incidente stradale nella provincia di Zamora, al nord della Spagna, sono giunte nella tarda serata di ieri a Gondomar, la località d'origine vicina a Oporto, in Portogallo, dove domani si svolgeranno i funerali.
Accanto alle salme la moglie di Jota, Rute Cardoso, che aveva sposato il calciatore 28enne solo il 22 giugno e dal quale ha 3 figli piccoli: è entrata nella cappella di San Cosme a Gondomar distrutta dal dolore insieme alla mamma e al papà dei due fratelli.
Dopo l'esame autoptico all'Istituto anatomo-forense di Zamora, i resti sono stati trasferiti nella cittadina portoghese, accolti la scorsa notte nella Capela da Resurreiçao della cattedrale di Gondomar da decine di tifosi che hanno riservato loro un'ultima ovazione, riferiscono i media portoghesi, fra cui Jurnal de Noticias.

Tutti i familiari dei due calciatori hanno già raggiunto la cappella, dove si aspetta una grossa affluenza alla veglia funebre iniziata a partire dalle 16 - nella giornata di lutto ufficiale decretata in Portogallo - e alla quale è prevista la partecipazione anche del presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, e del primo ministro Luis Montenegro.
Jota e suo fratello erano in viaggio per raggiungere Santander per imbarcarsi su un traghetto per l'Inghilterra perché gli era stato sconsigliato di prendere un aereo per evitare la pressione della cabina a causa di uno pneumotorace.
"Sono davvero senza parole", ha commentato sui social il compagno nei Reds Mohamed Salah, "non avrei mai pensato che qualcosa potesse spaventarmi al pensiero di tornare a Liverpool dopo la pausa. I compagni di squadra vanno e vengono, ma non così. Sarà estremamente difficile accettare che Diogo non ci sarà quando torneremo".
