Mercoledì 24 Aprile 2024

Investite a Roma, acquisiti filmati delle telecamere di sicurezza di zona

I video potrebbero aver ripreso gli attimi precedenti e successivi il tragico impatto che ha ucciso Gaia e Camilla. Interrogatorio di garanzia di Pietro Genovese previsto il 2 gennaio. Verifiche sull'illuminazione di Corso Francia

Fiori sul luogo dello schianto (Ansa)

Fiori sul luogo dello schianto (Ansa)

Roma, 20 dicembre 2019 - Sono state acquisite alcune immagini delle telecamere di sicurezza di alcuni esercizi commerciali lungo Corso Francia per contribuire ad una ricostruzione dell'esatta dinamica del'incidente nel quale hanno perso la vita Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due sedicenni travolte nella notte tra il 22 e il 23 dicembre, dal Suv guidato da Pietro Genovese, 20 anni, ora ai domiciliari. In particolare i video potrebbero aver ripreso gli attimi precedenti e successivi all'impatto della vettura con le due minori, morte sul colpo dopo essere state sbalzate in conseguenza all'urto. L'acquisizione rientra nell'attività istruttoria anche in vista dell'interrogatorio di garanzia dell'indagato previsto il 2 gennaio.

La famiglia di Camilla Romagnoli ha incaricato un prestigioso perito per "avere una ricostruzione scientifica del drammatico incidente". A renderlo noto è l'avvocato Cesare Piraino, che assiste i genitori della sedicenne. "Stiamo svolgendo, compatibilmente con i nostri poteri e nei limiti consentiti, nostre indagini difensive agli esclusivi fini dell'accertamento pieno della verità", ha spiegato. "Teniamo a dire, in ogni caso che è falso che il gruppo degli amici di Camilla avesse l'abitudine di svolgere quel fantomatico gioco del semaforo rosso di cui qualcuno ha parlato", ha tenuto a precisare il penalista. Piraino ha inoltre sottolineato "che mai la signora Romagnoli si è espressa nei termini di cui si è letto in qualche notizia di stampa relativamente agli arresti domiciliari di Pietro Genovese; anzi, sin dal giorno dopo il drammatico incidente, la famiglia Romagnoli e in particolare la signora Romagnoli, ha tenuto a ribadire più volte che loro interesse è solo la giustizia e mai la vendetta".

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Ad assistere i genitori di Gaia Von Freymann - Gabriella Saracino ed Edward - è invece l'ex ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. "Quando troveremo le parole giuste parleremo, e diremo la nostra sulle tante ricostruzioni che in questi giorni sono state diffuse dai media con troppa leggerezza. Per il momento, invitiamo alla prudenza e alla scrupolosità chi scrive di questa tragedia. Gaia era piena di gioia di vivere, ma era anche matura e responsabile. Ci manca moltissimo. Per questo desideriamo ringraziare chi ha pianto con noi, chi ci ha offerto conforto e sostegno". Queste le parole dei congiunti della minorenne, affidate ad una nota.

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In seguito al tragico schianto scattano le verifiche sull'illuminazione di quel tratto di Corso di Francia e si intensificano i controlli stradali nelle zone della movida. A puntare il dito contro "l'illuminazione colposamente insufficiente" della strada è stato lo stesso gip Bernardette Nicotra nell'ordinanza con la quale ha disposto i domiciliari per Pietro Genovese. "Stiamo effettuando le verifiche del caso sugli impianti di illuminazione sull'area, attraverso il Dipartimento Simu e Acea, fermo restando che Acea è sempre attiva sull'intera città con il monitoraggio, la manutenzione e il piano qualità della luce", ha dichiarato l'assessore alle Infrastrutture di Roma Linda Meleo interpellata sull' illuminazione di Corso Francia. Nella zona, inoltre, la polizia locale ha comunque intensificato i controlli, che saranno ulteriormente sensibilizzati in tutte le zone della movida maggiormente frequentate e sulle strade ad alto scorrimento di Roma. Si ipotizza - nei prossimi giorni - l'installazione, proprio nella zona di Corso Francia, degli autovelox portatili, i cosiddetti "velox", sul tratto di Ponte Flaminio e sul viadotto. I dispositivi fissi di controllo della velocità, invece, non sembrerebbe possibili per assenza di requisiti di legge in quel tratto di strada. "Per installare gli autovelox ci deve essere approvazione della prefettura. Da una prima valutazione Corso Francia non avrebbe le caratteristiche richieste. Serve studiare altre soluzioni lì come in altre strade della città", spiega il parlamentare M5s, Enrico Stefano, presidente della commissione Trasporti.