Roma, 27 aprile 2024 – "Quella stella di David rappresenta dei partigiani. Quando contestano la Brigata Ebraica contestano dei partigiani. Applaudono quelli che passano con la bandiera dell’Anpi, fischiano quelli che appartenevano alla Brigata Ebraica". L’ex deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano era al corteo di Milano il 25 aprile: "Lungo tutto il corso ci sono stati insulti e urla e poi in piazza il tentativo di sfondamento delle transenne di una parte della rappresentanza palestinese con i centri sociali. Poi la polizia è intervenuta, hanno anche lanciato una bomba carta".
Con le proteste nel confronti della brigata ebraica la sinistra fischia i partigiani, dunque?
"Una sinistra, non la sinistra. Esistono le sinistre come esistono le destre. Altrimenti io dovrei pensare che Tajani ha le stesse idee sulla Russia di Salvini. La mia sinistra non fischia al passaggio della Brigata Ebraica, il Partito Democratico non lo fa, così come altri. Poi c’è un pezzo di sinistra che ha un’idea della Storia molto relativa e sbagliata. Perché vedono la Stella di David e pensano a Israele. Non conoscono la storia di quei 5 mila ragazzi e ragazze che presero la nave dal territorio del mandato britannico per venire a combattere insieme ai nostri partigiani e liberare l’Italia.
La loro obiezione è: cosa c’entra la bandiera di Israele con il 25 aprile?
"Ma quella non è la bandiera di Israele, lo ripeto. È la bandiera della Brigata Ebraica. E poi io penso che in questa guerra terribile si scontrino due diritti e non un diritto e un torto. Quindi anche fischiare la bandiera di Israele non andrebbe bene. Perché Israele ha diritto di esistere in quel territorio, come stabilisce dal 1947 la risoluzione 181 dell’Onu. Tutto il mondo arabo non accettò la spartizione in due e aggredì le comunità ebraiche. Poi si può legittimamente criticare le scelte dei governi di Israele, esattamente come critichiamo Meloni, Biden e Trump. Ma insultarne la bandiera e negarne il diritto all’esistenza diventa discriminazione".
Il tentativo di aggressione in piazza però non sembra abbia un movente politico.
"Quei ragazzi con il coltello hanno ferito una persona e hanno prodotto due tagli lunghissimi sullo striscione di Sinistra per Israele, dove c’era scritto "Due popoli, due Stati". Siamo stati aggrediti da quella che a Milano chiamano maranza, ovvero una baby gang. Erano ragazzi nordafricani, alcuni dei quali con precedenti, uno è stato arrestato e altri dieci fermati. Non c’entrano nulla con la rappresentanza politica dei palestinesi. Anche se ovviamente secondo me, ma credo anche secondo la polizia la visione della Stella di David in questi ragazzi ha acceso qualche furore".
Cosa pensa della linea del Partito Democratico su Israele e Palestina?
"Penso che sia giusto chiedere il cessate-il-fuoco e il rilascio dei rapiti israeliani. Ma non bisogna scordare da cosa nasce la risposta: da eccidi, stupri di gruppo e dalle altre cose spaventose accadute il 7 ottobre. E non dobbiamo nemmeno dimenticare chi ha di fronte Israele: ovvero un gruppo che ha nello Statuto l’obiettivo di cancellarlo".